“Le recenti polemiche rispetto all’accesso nelle facoltà di medicina hanno messo in luce anche una questione che occorre affrontare al più presto: la futura carenza di medici, soprattutto per alcune specialità, geriatria ad esempio, decisive per il futuro dell’assistenza sanitaria dei cittadini”. sottolinea il segretario nazionale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala.
“Secondo le stime che vengono fatte quando sarà esaurita la ‘bolla’ di super-iscrizioni degli anni ’70-’80, l’Italia allineerà il rapporto dei medici per abitanti a quello più basso dei Paesi Ocse, e si passerà così dalla pletora del passato alla carenza di medici del futuro. Le previsioni parlano di un’inversione di tendenza a partire dal 2015 che porterà nel giro di dieci anni il numero di medici da 350 mila a circa 250 mila. Già oggi si avverte una carenza strutturale di circa 5.000 medici tra radiologi, anestesisti e personale dell’area emergenza, ma il punto è che oltre ad assumere meno camici bianchi (ricordo che un gran numero di Regioni sono sottoposte a piani di rientro dove vige il blocco del turnover) si continua a formare il personale senza tenere conto dell’andamento della curva demografica del nostro Paese (che invecchia) e, quindi, dei reali bisogni assistenziali del territorio”.
ma servono tutti sti medici? se in futuro ne mancheranno forse si concentreranno in specialità utili e necessarie e non si imboscheranno nelle specialità come la fisitria dove tutto fanno tranne che lavorare.
Credo che questi toni siano negativi per tutti, soprattutto per lo sviluppo della riabilitazione. Chi si occupa di riabilitazione seriamente sa che è importante avere medici che si occupano a tempo pieno di riabilitazione così come fisioterapisti competenti.
La Medicina Fisica e Riabilitazione è ormai una disciplina riconosciuta in tutto il mondo dove sono presenti quindi i FISIATRI e che le necessità di futuri medici non li decidiamo noi ma il Ministero. Se conosce professionisti che si “imboscano” faccia le adeguate segnalazioni agli organi competenti senza generiche accuse.
solo adesso leggo questa pagina…
penso che sia giusto guardare ad un futuro più indirizzato ad una medicina specialistica ma che legga i bisogni del paziente nella sua totalità..io faccio la geriatra e ho la percezione che questa visione d’insieme appartenga alla nostra disciplina, ai fisiatri e gli internisti..un pò meno agi altri..vorrei dire inoltre che ci sarà bisogno si di medici ma ..colleghi che abbiano esperienza sulla cronicità..ci sono medici che non hanno la specialità in geriatria ma che da anni esercitano questa disciplina e che hanno elevate competenze..molte di più di chi ha espletato la scuola di specialità..bisognerebbe magari pensare e cercare una formula che regolamenti chi sà fare e cosa al di là del pezzo di carta..