Sono a Goteborg come rappresentante italiano nella commissione per la Specializzazione in Medicina Fisica e riabilitazione in Europa. Gli incontri sono semestrali (Marzo-Settembre) e sono finalizzati allo sviluppo delle competenze dei fisiatri in Europa. Due commissioni si occupano dei diversi aspetti.
Il Board che si occupa degli aspetti educazionali, ha sviluppato il Curriculum, organizza gli esami per la certificazione europea degli specialisti e valuta la certificazione dei fisiatri che hanno la specializzazione da più di 10 anni (Certification by equivalence).
La Section è divisa in due commissioni, la prima sulla pratica professionale che ha il compito di sviluppare documenti per indicare le competenze professionali del fisiatra (Libro Bianco), la seconda che si occupa degli aspetti clinici della medicina fisica e riabilitativa e ha sviluppato un sistema di certificazione dei programmi in riabilitazione.
Io sono rappresentante dal settembre 2007 quando ho sostituito il Prof. Carlo Bertolini che aveva partecipato alla commissione fin dalla sua istituzione. Devo dire che è un’esperienza umana e professionale notevole, lo scambio di idee e di esperienze tra paesi che fino a pochi anni fa non riuscivano nemmeno a comunicare tra loro. Da questo punto di osservazione i particolarismi, le barriere e i localismi perdono significato per aprirsi alla potenzialità delle sinergie delle forze presenti nell’Europa allargata.
Un aspetto positivo è che nel confronto europeo la Fisiatria italiana ne esce molto bene dal punto di vista numerico e, soprattutto, dei contenuti culturali.
La commissione per gli aspetti clinici sta lavorando ora all’approvazione di nuovi programmi riabilitativi (es. Mielolesioni: Slovenia, Lombalgia: Lituania, Trauma Cranico: Francia). I programmi approvati sono accessibili liberamente via internet e permettono di vedere i vari approcci riabilitativi e il tentativo di omogeneizzazione a livello europeo.
La Commissione per gli aspetti professionali sta sviluppando i percorsi di cura nelle varie fasi della riabilitazione basate sull’ICF e in collegamento con l’organizzazione mondiale della sanità.
Il Board sta sviluppando programmi per l’educazione e l’aggiornamento dei fisiatri (Presidente il Dott. F. Franchignoni fino al 1 ottobre 2010).
Per noi italiani sarebbe utile ottenere la certificazione europea. Farlo è abbastanza facile, se si è fisiatri da oltre 10 anni si può ottenere la “certification by Equivalence” sottoponendo semplicemente il proprio cv (approfondisci).
Egregio Prof. Göteborg
Sono specializzato in Ortopedia e Traumatologia e mi sono sempre occupato di riabilitazione.
Dal 2013 lavoro presso una UOC di RRF; è possibile ottenere una certificazione che attesti di aver conseguito la specializzazione “sul campo”?
La ringrazio anticipatamente.
Distinti Saluti
la “certificazione sul campo” non è possibile tuttavia in caso di concorso può portare la certificazione di tale attività da parte della Azienda e questo può valere per i concorsi