La riabilitazione ricopre un ruolo di primo piano dopo l’intervento chirurgico perché ha come obiettivo il recupero della funzione. Se grazie all’atto chirurgico viene ripristinata l’integrità delle strutture, attraverso la rimozione della causa della patologia, con la riabilitazione si procede verso il ritorno al livello di attività precedente la patologia e si previene il manifestarsi di altri episodi di lombosciatalgia. La rieducazione inizia precocemente dopo l’intervento e procede per obiettivi a complessità crescente, sempre subordinati al tempo biologico di guarigione dei tessuti interessati dall’atto chirurgico. Fondamentali sono le disposizioni del Chirurgo dettate dal tipo di intervento, dalla gravità delle alterazioni anatomiche causate dalla patologia, da eventuali condizioni patologiche associate. Gli obiettivi del programma di recupero sono: 1-educazione del paziente, 2-riacquisizione dei normali movimenti e della flessibilità del rachide, 3-rinforzo dei muscoli stabilizzatori, 4-rieducazione alla corretta postura del rachide 5-recupero del controllo della colonna durante le attività. Venendo a descrivere le tappe fondamentali, 1-Il paziente è il protagonista di tutto l’iter riabilitativo e risultati migliori in termini di recupero si hanno solo se questo collabora e aderisce a pieno al progetto riabilitativo. Il paziente deve ricevere dai riabilitatori una corretta informazione su cos’è e come funziona la colonna vertebrale, cos’è la lombosciatalgia e quali sono le cause che la determinano nonché elementi di ergonomia. Al primo impatto possono apparire come argomenti di scarsa importanza invece sono indispensabili perché il soggetto possa prendere consapevolezza del proprio problema per attuare la corretta gestione della colonna ed evitare i movimenti e le attività potenzialmente pericolose. 2-Dopo aver ripreso il carico in maniera progressiva e controllata si mette in atto il recupero graduale di tutti i movimenti della colonna senza dolore attraverso esercizi di mobilizzazione specifici che coinvolgono oltre al tratto lombo-sacrale anche quello dorsale e cervicale, gli arti superiori ed inferiori. Il forte dolore della lombosciatalgia porta a limitazione dei normali movimenti e a ridotta flessibilità della muscolatura quindi in questa fase è importante anche eseguire esercizi per incrementare l’elasticità in particolare dei muscoli degli arti inferiori, ricordando che il dolore in questa patologia si irradia proprio ad uno o entrambi gli arti. 3-Il potenziamento dei muscoli stabilizzatori, in particolare quelli della regione dorso-lombare e gli addominali ha lo scopo di proteggere la colonna durante i movimenti e di ridurre lo stress meccanico a livello dei dischi. Il concetto fondamentale in questa fase è quella di trasmettere al paziente, attraverso esercizi specifici, delle strategie per la gestione della colonna da attuare quotidianamente nell’attività lavorativa e sportiva. 4-L’educazione posturale consiste nel recupero e nel mantenimento delle normali curve della colonna. Anche in questo caso gli esercizi ricreano le situazioni che il paziente incontrerà nella vita di tutti i giorni e prevedono l’acquisizione della consapevolezza e del controllo della colonna durante posizioni e movimenti. 5-Ultimo ma non meno importante il recupero del controllo del rachide durante attività. Fondamentali in questo caso esercizi di propriocezione, di coordinazione e di equilibrio. Questa fase utilizza tutte le capacità riacquisite precedentemente integrandole in modo da attuare strategie motorie più complesse. L’obiettivo è quello di ricreare le condizioni per un funzionamento ottimale della colonna ed evitare posture, atteggiamenti o movimenti che possono condurre ad alterata distribuzione delle forze con comparsa di alterazioni dei dischi intervertebrali. Studi dimostrano che la riabilitazione precoce, dopo intervento chirurgico, conduce ad un recupero funzionale più rapido e ad un ritorno alle attività della vita quotidiana e lavorative più precoce rispetto all’inattività o ad un periodo di riposo prolungato.
Salve,
il 28 gennaio mi sono sottoposto ad un intarvento di micro discectomia L4-L5 per via interlaminare dx. Al momento del ricovero presentavo una ipoestesia in corrispondenza del dermatomero L5 dx e lieve deficit della flessione dorsale del piede dx.
Ho avuto la visita di controllo il 10 marzo ed il neurochirurgo che mi ha operato mi confermato che il decorso sta andando bene. Io presento ancora fastiti ma effettivamente penso di non potermi lamentere. La cosa che mi ha spinto a scrivere è dovuta al fatto che il mio medico non mi ha consigliato nessuna attività nè riabilitativa nè tanto meno un attività che aiuti il fisico a potenziare le parti che aiutano la colonna vertebrale. Alla mia esplicita richiesta su che attività potrò andare a fare mi ha risposto di camminare in una piscina in cui l’acqua arrivi fin quasi alle spalle o in alternativa cyclette. Ha ecluso qualsiasi tipo di ginnastica di tipo rieducativo della postura o ginnastica dolce. Io credevo che avrei avuto una risposta come quella che ho letto nel sito e invece… A questo punto ho dei grandi dubbi. E’ anomala la risposta del mio neurochirurgo oppure la debbo ritenere giusta? E’ meglio che mi rivolga ad un centro riabilitativo?? So che non è un vero commento all’articolo, che ho trovato evidentemente interessante, spero comunque di avere una risposta. Saluti
Non esiste un protocollo standardizzato dopo intervento di discectomia. Per definire la necessità riabilitativa occorre una valutazione specialistica fisiatrica che potrà definire l’eventuale progetto riabilitativo. Una volta definita tale necessità è fondamentale l’intervento di un fisioterapista con specifica esperienza. Il problema non è solo il rinforzo muscolare bensì il mantenere o riacquisire uno specifico equilibrio posturale.
Salve,
Io ho subito un embolizzazione nel 2009 per una MAV portando alla paralisi della parte sinistra del corpo,successivamente mi hanno ricoverato al Santa Lucia e ho recuperato quasi completamente il movimento tanto da poter rigiocare a calcetto se pur in porta perché ho una lieve zoppia.
La domanda è: possofare normale palestra?per tonificare il mio corpo?
Non c’è una controindicazione ad effettuare attività fisica. Meglio esercizi che impegnino in modo estremo i muscoli specialmente quelli degi arti di sin. Infatti, potrebbe paggiorare la spasticità, l’indurimento muscolare” della parte del corpo lievemente compromessa.
Concordo con quanto affermato dal Dott. Zampolini.
Ogni caso è diverso dagli altri e ogni Chirurgo consiglia un protocollo post-intervento in base al tipo di chirurgia effettuata, alla condizione specifica del paziente e della patologia causa della disabilità. Il Fisiatra, tenendo conto delle limitazioni imposte dalla guarigione dei tessuti conseguente all’atto chirurgico, definirà gli eventuali obiettivi riabilitativi e il Fisioterapista metterà in atto il programma riabilitativo specifico.
Fondamentale la comunicazione tra Chirurgo, Fisiatra e Fisioterapista.
Buongiorno io ho eseguito un intervento di stenosi foraminale l5-s1 con parestesia su piede dx dovuto da una ernia espulsa intraforminale comprime su la radice L5 poi con s1 mi è successo nel mese di aprile poi ho fatto l’intervento a fine luglio il problema e che ancora ho dei dolori sul piede e parestesia avolte mi brucia dove persiste parestezia.. cosa dovrei fare .grazie
Mi scusi per la tardiva risposta. In primo luogo controllo del chirurgo per valutare se non ci sono problemi con l’intervento. Successivamente si può rivolgere ad un medico specialista in medicina fisica e riabilitativa per l’eventuale terapia farmacologica e riabilitativa una volta valutata la causa.
Buongiorno ho rifatto la visita con neurochirurgo e mi ha prescritto risonanza con mdc e elctormiografia parte motoria solo che persiste sulla parte destra quando cerco di piegarsi come un vechetino e mentre camino e alungando le gambe sento nella parte destra come sembra che sia stirando ho che si allunga e poi sento dolore poco nel gluteo e di più zona del piede in basso dove ce questa leggermente parestesia brucciore sulle dita dell alluce. Puo darsi che ce anche il nervo irritato ho anche un po di indurimento dei muscoli contrattura dovuto per tanto tempo da aprile fino al luglio che o fatto l’intervento. Cosa potrebbe essere dottore , il fisiatra mi manda sempre dal neurochirurgo. Io no ho fatto nessuna riabilitazione decompressione. Aspetto un aiuto di runa risposta. Grazie buona giornata
sono operata 4setimane fa di una ernia l5 s1 e voglio sappere dopo quanto tempo posso iniziare lavoro.il mio lavoro e colf quindi .grazie e aspetto la risposta.
Non conosco il tipo di intervento effettuato e soprattutto il decorso post operatorio ed il recupero funzionale attuale, quindi non posso darle una risposta precisa. Le consiglio di farsi visitare dal medico che l’ha operata o da un fisiatra. Dopo la valutazione avrà la risposta.
Mi anno operato 3 mesi e mezzo dal ernia cervicale c5-c6, il primi 6,7 giorni sono stata più meno bene poi una sera ho avuto forti dolori al collo. E da allora sempre peggio neurochirurgo che mi è operato mi a fatto più volte la visita e cure con antinfiammatori e rilassante muscolare però i dolori sono sempre più forti movimenti delle braccia sempre più limitati. Sono disperata. Cosa devo fare.
Si può far visitare da uno specialista medico in riabilitazione (Fisiatra) per valutare la situazione e vedere l’origine del dolore e stabilire trattamento sia farmacologico che riabilitativo
Salve,10 giorni fa ho subito un intervento di discectomia a livello l4-l5. I dolori si sono attenuati notevolmente solo che ancora non riesco ad avere una deambulazione normale. Inoltre, ogni tanto, avverto un dolore fortissimo nella parte anteriore della coscia sinistra; è un dolore completamente diverso da quello che provavo prima di operarmi. Prima era un dolore che prendeva dalla schiena e percorreva tutta la gamba posteriore fino alla caviglia.Adesso il dolore è nella parte anteriore della coscia e sembra più un dolore muscolare che del nervo. Da cosa dipende? Può dipendere dal fatto che sono stato fermo per 4 mesi? è normale? grazie
Credo che la cosa migliore sia farsi rivalutare, in primo luogo da chi l’ha operata. Infatti, il nuovo tipo di dolore fa pensare ad una ridicolopatia più alta (L3) di origine da determinare.
Bisogna capire se si tratta di un dolore che parte dalla muscolatura della coscia oppure più probabilmente è irradiato alla coscia. Il fatto che sia “fortissimo” fa pensare alla seconda ipotesi. Si faccia valutare dal chirurgo.
Salve, io il 4 novembre vengo operato x effettuare una discectomia in L4-L5 s1 e neurolisi L5 perche in questi ultimi 9 mesi soffro e non poco di lombosciatalgia. Premetto che ho 25 anni e mi sono visto praticamente costretto all’intervento chirurgico perchè in questi ultimi due mesi oltre al solito fortissimo persistente dolore in tutta la gamba sx (dal gluteo all’ alluce) ho iniziato a sentire sempre piu intorpidimento del piede e la sensibilita del polpaccio in confronto a quello dx cambiata notevolmente. Ho il problema che purtroppo deambulando sempre sulla gamba dolorante ho perso parecchia forza in quest’ultima e al lavoro sento la differenza. Il mio chirurgo non ha mai parlato di riabilitazione forse anche perchè data l’eta probabilmente non serve però visto che a quanto pare accellera pure il rientro ad un attività motoria normale non sarebbe sbagliato pensarci.
Me la consigliereste? Il chirurgo dice che un mese comunque lo passerò pressochè fermo facendo sforzi minimi e un’altro per riprendere quella motorietà persa. Magari in questi due mesi potrei accompagnare la guarigione con riabilitazione o fisioterapia?
Grazie. Niicola Fabris
La riabilitazione non ha “controindicazioni” purchè venga attuata da operatori qualificati e preparati con esperienza nel riabilitare una condizione come il post-intervento di discectomia. Anche la sua giovane età non preclude l’intervento riabilitativo anzi, questo la aiuterà a recuperare meglio. La ripresa delle normali attività della vita quotidiana e del lavoro, compatibilmente con i tempi necessari al raggiungimento di obiettivi a complessità crescente, avverrà più velocemente rispetto alla riabilitazione “fai da te”.
Buongiorno
mi chiamo Fabio e ho letto su http://www.simferweb.net/ del suo intervento all’ernia. Poichè sto decidendo se operarmi o meno, potrei cortesemente farle un paio di domande?
La ringrazio
Cordiali saluti
salve sano stata operato alla cervicale c5c6 . mi è stato detto da tenere il colare per cerca 2 mese. domanda: dopo 1 mese posso riposare sul soffà seduta , toglere il colare ? perque solamente tougo il colare quando stou completamente sdragliata a letto! scusa il mio italiano!
Non ho informazioni sul tipo di intervento eseguito ma deduco da quanto Lei riferisce che ancora si trova nella fase post-operatoria in cui è necessario proteggere le strutture interessate dalla chirurgia quindi si attenga strettamente alle disposizioni del Chirurgo.
salve sono stata operata 01/06/2012 alla cervicale ernia discale c6 c7
per via anteriore asportazione dell’ernia discale sinistra
osteofisectomia ed artrodesi con cage in peek.
ad oggi ho problema allavoce più acuta,e normale e se si se tornera come prima.grazie lucia malinverni
Il problema della voce può essere legato allo stiramento del nervo ricorrente laringeo, aspetto frequente. Se si tratta di un semplice stiramento la voce potrà ritornare alla condizione funzionale precedente ma a volte occorre tempo, anche mesi.
Salve.mi dovrò operare la prossima settimana di ernia cervicale discale C6C7 sinistra. Quali sono le condizioni a una settimana dall’intervento? a due? a parte i problemi alla voce, le condizioni come sono migliorate? quale decorso le hanno prospettato? Grazie
si sono tornata alla normalita a 3 settimane dall’intervanto
Salve io sono stato operato il 14 02 17 di ernia l4 l5 . . Hanno tolto il disco e messo 4 viti stecche e protesi . . Non mi hanno fatto fare riabilitazione e ora mi ritrovo con lo stesso dolore alla gamba dal gluteo al piede . . Ho pensato magari al nervo che si sia danneggiato. . Prima era compresso dal disco . .si dovrà riprendere?
Purtroppo il successo di questi interventi non è il 100%. Dai sintomi sembra che la compressione ci sia ancora ma occorre rivalutarla da parte del chirurgo. Per un giudizio più circostanziato occorre una visita medica.
ciao hai poi risolto i tuoi problemi?
Ciao Lorenzo
Mi sono operato anche io di ernia L5-S1 e dopo 5 mesi sto sempre male con dolore lunedì la gamba e al gluteo.
Tu cosa hai fatto per star bene?
Dopo quanto tempo ti sei ripreso?
Grazie in anticipo della risposta
Saluti
Paco
SALVE IO MI SONO OPERATO DA UNA SETTIMANA DI ERNIA DEL DISCO LOMBARE L4 L5 POSTERIORE MEDIANA PARAMEDIANA A DX ERNIA DEL DISCO L5 S1 POSTERO LATERALE A DX CON ENERGIA LASER DICIAMO CHE IL POST OPERATORIO STA ANDANDO BENE MA DA 3 GIORNI HO MOLTO DOLORE ALLA GAMBA DESTRA SPECIALMENTE QUANDO SONO SDRAGLIATO SONO 2 NOTTI CHE NON DORMO IL DOTTORE CHE MI HA OPERATO MI HA DETTO CHE LO PUO’ FARE E MI HA DATO DA FARE MUSCORIL E VOLTAREN PERO’ NON HO TROVATO BENEFICI COSA MI CONSIGLIA DI FARE ? L’OPERAZIONE SARA’ ANDATA BENE? IO PRIMA QUESTO DOLORE NON LO AVEVO
Sarebbe importante capire che tipo di intervento ha fatto, nel post-operatorio precoce può essere normale il dolore. Se il dolore dovesse continuare occorre una rivalutazione da parte del chirurgo. In seconda istanza rivolgersi ad un fisiatra che potrà valutare il trattamento medico migliore e indirizzare verso uno specifico programma fisioterapico.
Quanti giorni si intendono per post operatorio precoce? In quanto io dopo 2 gg da intervento di discectomia percutanea laser pldd a livello l5s1 sento i polpacci tirare e dolore al livello del disco(dolore mai avuto) premetto che da una settimana prima di fare l’intervento stando a riposo non avevo più sintomi o fastidi e specifico che per trovare il punto hanno bucato 3 volte…son normali questi dolori e fastidi?
non c’è una definizione specifica di post-operatorio precoce ma occorre considerare che la cicatrizzazione della maggior parte delle ferite impiega 15 giorni per stabilizzarsi nelle successive 2 settimane. se i fastidi permangono occorre riferirsi a chi l’ha operato per valutare l’andamento post-operatorio
Raffaela Vitale 19/06/201
Sono stata operata di ernia cervicale c5c6 con intervento in discetnomia l’intervento tutto bene mi sono ripresa già dal secondo giorno operata ,ho portato il collare solo di giorno per un mese
,il controllo tutto bene ,ho fatto l’intervento il 27 03 2012
dopo un mese ho incominciato ad avvertire un senso di disturbo alla gola e anche all’esofago come quando mandi giù qualcosa e fa quel glu glu,questo fastidio mi fa sentire agitata è normale ?PASSERà?
Come va ora? Ti è poi passato il fastidio? Ho lo stesso tuo problema. Fammi sapere sono molto preoccupato
Ciao a tutti, in data 25 giugno 2012, sono stata sottoposta ad intervento di discectomia c5-c6 per via anteriore con exeresi di ernia discale fibrosa mediana-paramediana sinistra e osteofitosi marginosomoatica sino a decompressione della corda midollare; posizionamento di impianto cervicale dinamico, rm compatibile. Sintesi cutanea con colla sintetica. Dopo questo intervento, i sintomi non sono scomparsi, anzi, si sono allargati anche agli arti inferiori, in particolare alla gamba destra con forte dolore al fianco destro. In media un giorno si e uno no ho dolori fortissimi alla nuca e sintomi strani da descrivere, come se il mio corpo si stesse per spegnere, non sento tutti e 4 gli arti. In gola poi, dopo un mese circa dall,’intervento, e’ come se avessi mangiato una caramella enorme e si fosse fermata appunto nella gola e ho un forte senso di fastidio. Chiedo se perfavore qualcuno ha subito lo stesso intervento e se ha dei sintomi uguali ai miei. Grazie e in bocca al lupo a tutti.
Parte die sintomi descritti possono essere compatibili con la fase irritativa post-intervento. In genere sono sintomi che tendono a migliorare ma se a distanza c’è stato un peggioramento è opportuno rivolgersi a chi l’ha operata per valutare l’andamento della fase post-chirurgica.
sono stata operata a due ernie cervicali C5-C6/C6-C7, ed ho gli stessi sintomi post-operatori (40 giorni dall’intervento),di cui parlava una signora sul blog.”fastidio alla gola,come quando mandi giù qualcosa e fa quel glu-glu,oppure come se si fosse fermato qualcosa tra la gola e lo stomaco e non va giù.Se qualcuno ha gli stessi sintomi !!!!
Sono stata operata il 2 di agosto 2012 di decompressione canale vertebrale radicolare C7 a destra (intervento pregresdo2002 diernia discale C5 C6).volevo chiedere quale e il tipo di risbilitazione idonea e se la piscina va bene. Gracie
Le tappe fondamentali della riabilitazione sono le stesse descritte nell’articolo che tratta della riabilitazione dopo intervento di discectomia per ernia discale del tratto lombare. Nelle fasi intermedie e finali del recupero può essere indicata l’idrochinesiterapia purchè sia effettuata da un fisioterapista con esperienza nel trattamento di questa condizione. Si affidi ad un fisiatra che la visiterà e la indirizzerà, attraverso un progetto riabilitativo specifico, verso il percorso riabilitativo idoneo al tipo di intervento chirurgico al quale si è sottoposta.
Salve io ho avuto circa 2 anni fa una operazione di ernia cervicale.fino a oggi va tutto bene vplevo sapere se posso fare discipline di arte marziale o se corro dei rischi. Grazie
il 13.07.2011 sono stato operato per frattura c7 con stabilizzazione con placca, ho fatto terapia per circa 3 mesi, da un anno dall’intervento provo ancora, non sempre, dolore al collo, ho poca forza nel braccio sinistro e nelle dita della mano. chiedo è normale? quanto tempo deve ancora passare per poter stare meglio?
Gentile SIg. Lepore a un anno di distanza diventa difficile sperare in ulteriori miglioramenti. Faccia comunque riferimento al Fisiatra per valutare la situazione e le sue potenzialità di recupero.
Cordiali Saluti
MI CHIAMO MADEDDU IGNAZIO, volevo sapere dopo 10 giorni dall’intervento ernia discale l5 s1 destra mi sento la gamba destra dolorante e formicolio ai piedi + cedimento alla gamba improvvisamente deabulo con un bastone x timore di cadere, sarà normale?
Gentile Sig. Madeddu dopo 10 gg dall’intervento il quadro clinico potrebbe essere compatibile con le conseguenze, reversibili, dello stresso.
Tuttavia è importante che si faccia visitare da un Fisiatra di fiducia. In Sardegna ce ne sono di molto bravi.
Ho subito una microdiscectomia L3/L4 per una lombosciatalgia a sx mi sto un attimo documentando,dai commenti di altri pazienti e dalle vostre gentili risposte sto vedendo che comuncque ogni caso è a se. Non bisogna assolutamente fare esercizi fai da te qesto è chiaro, dato che ho chiesto al chirurgo se necessitava di un progetto riabilitativo, mi a risposto che non era necessario, ora non so come comportarmi se parlarne con il mio medico o fare una visita fisiatrica. Cordialmente grazie Marco.
Dal mio punto di vista una valutazione fisiatrica è opportuna anche perchè molto spesso nella patologia discale ci sono a monte degli squilibri muscolari, posturali e un’alterata biomeccanici della colonna che andrebbero valutati e laddove indicato corretti secondo modalità e criteri temporali precisi. Anche una rieducazione posturale globale potrebbe essere necessaria per prevenire problematiche della colonna in futuro.
Ho subito un intervento di discectomia laser pecutenea in sede L4/L5 per modesta ernia espulsa paramediana sx. Sintomatologia per un anno sopportabile non irradiata e localizzata fra la zona lombare ed il gluteo sx nel tratto più mediale. Dopo una sciata la sintomatologia si è fortemente esacerbata limitando fortemente la mobilità, ma con dolore sempre contenuto nell’area sopra citata. Operato il 28 dicembre, ricevo istruzioni di: riposo assoluto per 2 giorni e recupero motorio senza sforzi per altri 30. Ho 52 anni sportivo con un campionato del mondo di karate (categoria veterani) in maggio.Lla richiesta è se devo attendere nella più totale astensione all’attività fisica o nell’attesa del mese è possibile operare qualche attività di mantenimeto senza carico sulla colonna? E se si quale consiglio? Al momento la sintomatologia è lievemente attenuata, con assenza in ortostatismo e disteso con la testa appaggiata ad un massimo di 3 cuscini, dopo scatta il dolore. Muscolatura tonica, altezza 1,86 e peso 83kg.
Grazie GIGI
Solo oggi ho appreso che per un problema tecnico la risposta al suo commento non è stata ancora pubblicata, scusandomi provvedo a rispondere:
La fase immediatamente successiva all’intervento è molto delicata e bisogna attenersi strettamente alle disposizioni del Chirurgo e ad alcuni principi generali onde evitare spiacevoli complicanze. Non si possono accelerare i tempi in quanto i tessuti interessati dall’atto chirurgico sono in fase di guarigione e quindi ancora troppo “deboli” e vulnerabili. Pertanto vige il divieto assoluto di esporre la colonna a carichi eccessivi e a movimenti incontrollati e non coordinati. In particolare sono da evitare tutte quelle attività che possono determinare lo sviluppo di forze in compressione e/o torsione delle vertebre. Il primo step del recupero consiste nel riprendere il carico in maniera progressiva e controllata, successivamente si mette in atto il recupero graduale dei movimenti della colonna, senza evocare dolore, attraverso esercizi di mobilizzazione specifici. Un dolore lieve è normale dopo l’intervento chirurgico e la ripresa dei movimenti, questo tenderà a ridursi progressivamente con il passare dei giorni. L’approccio riabilitativo deve includere non solo il tratto lombo-sacrale ma tutta la colonna vertebrale e gli arti. In questa fase è importante anche eseguire esercizi per migliorare le lunghezze muscolari riducendo la “tensione” accumulata nelle unità muscolo-tendinee che si ripercuote secondariamente sulla colonna. Non è sempre facile giudicare da solo se una determinata attività “di mantenimento” non sviluppi nella realtà forze e carichi potenzialmente pericolosi per la colonna pertanto è bene affidarsi a persone con esperienza in merito al recupero di questo tipo di patologia.
Salve ad ottobre 2013 ho subito un intervento ad un’ernia discale L5-S1. Ho fatto tutta la normale riabilitazione e adesso fortunatamente sto benissimo. Adesso devo iniziare con gli esercizi di nuoto per rinforzare il tono muscolare e gli addominali. Mi sapreste suggerire gli esercizi migliori da effettuare? Grazie
Non solo risulterebbe complicato descrivere gli esercizi da fare in acqua senza avere un supporto di immagini ma anche non indicato inquanto ogni caso è a se. Le consiglio di rivolgersi ad un fisiatra che le saprà dire cosa fare ed eventualmente le indicherà un fisioterapista che potrà scendere in vasca con lei quantomeno all’inizio. Cordialmente.
Ma per i primi gg avevi dolori? Io sn operata da 5 gg e ho dolori al gluteo e polpaccio.
mi scusi la latenza della risposta, ha aggiornamenti ?
Salve, ho subito 8 giorni fa un operazione di discectomia l4 l5, dolore scomparso quasi del tutto ma ho ancora un alterazione al tatto del piede e la zona stinco, capisco che può essere normale considerato l’intervento quindi la domanda è relativa ai tempi in base alle vostre esperienze di recupero totale, grazie
Per il recupero dei disturbi della sensibilita’ puo’ essere necessario un perido di tempo che varia da alcune settimane ad alcuni mesi, talvolta il deficit puo’ residuare come conseguenza di danno causato dall’ernia discale. Ne parli con il Neurochirurgo che l’ha operato, eventualmente le potra’ suggerire l’assunzione di neurotrofici.
Buonasera.
Io al momento non ho da subire un’operazione e spero vivamente di non doverla subire..
15gg fá mi è stata diagnosticata una protusione C6-C7 che, ad oggi è sotto effetto di cortisonici/paracetamolo/antinfiammatori/vitaminici per nervi pare stia migliorando sensibilmente. Il dolore lancinante che avevo al braccio dx è sparito lasciando posto a delle simil scariche sporadiche e non dolorosissime lungo il braccio nell’arco della giornata.
Verso sera (svolgo una mansione da impiegato), sento il collo affaticato e leggermente dolorante.
Gli interventi alla colonna cervicale sono sempre consigliabili o necessari?
Sono uno sportivo, palestra (sala pesi) e corsa almeno 3 volte alla settimana.
Cambierà la mia vita sportiva? Dovrò limitarmi in qualcosa?
Se non ci sono deficit motori, di forza, non c’è indicazione all’intervento chirurgico, quindi il suo caso mi sembra che rientri tra questi. La gestione delle ernie/protrusioni discali comporta anche una modifica delle sue abitudini sportive prediligendo quegli sport che non sovraccaricano la colonna in particolare in compressione e/o torsione. Faccia valutare il suo caso da un fisiatra che insieme all’istruttore apporteranno le modifiche necessarie alla sua “scheda” in palestra.
Sono stato operato circa 10 gg fa di ernia discale c5 c6 in discectomia subito dopo l intervento tutto andava bene forza ,dolori mentre ora a distanza di 10 gg ho dei fastidi anche se nn fortissimi al braccio dx che ed quello interessato dalla ernia ed al mio risveglio la mano dx e` completamente senza forza che torna pian piano durante la giornata.
Volevo sapere se è` normale o se devo preoccuparmi?
Grazie
Il fatto che la mancanza di forza si manifesta durante la notte per poi tornare durante la giornata mi fa ipotizzare una postura scorretta a letto o una concomitante sindrome dell’egresso toracico (compressione di vasi e nervi del braccio a livello dello spazio tra clavicola e prima costa da cause svariate tra cui squilibri posturali). Questa ipotesi “a distanza” va confermata da una visita e differenziata dai possibili esiti dell’ernia discale. A grandi linee il deficit di forza nel caso dell’ernia discale è limitato ai muscoli innervati dalla radice sofferente, nel caso dell’egresso toracico sono coinvolti piu’ gruppi muscolari, ci sono poi situazioni intermedie. Si faccia valutare dal suo Neurochirurgo.
Buon pomeriggio, ho avuto un’ intervento di stabilizzazione della colonna lombare con flavectomia e foraminectomia, volevoi sapere se potevo fare ciclette o che tipo di ginnastica posso fare per tornare in forma visto che sono 6 mesi ferma ed ho acquistato qualche kg. Grazie per l’aiuto
Ribadendo la necessità di una valutazione da parte di un medico specialista in medicina fisica e riabilitativa che sarà in grado di stilare un progetto riabilitativo specifico per lei, a grandi linee le consiglio di ri-attivare la muscolatura degli arti inferiori e superiori, oltre a quella del tronco. La cyclete non è contro indicata purchè fatta con una postura corretta e non è suffcienta da sola per poter recuperare completamente un buon trofismo mucolare e un ottimale cotrollo neuro motorio che si ottengono con esercizi con resistenze adeguate ed attuati con i dovuti accorgimenti del caso senza sollecitare gli elementi di sintesi metallica utilizzati nell’intervento di stabilizzazione.
Buonasera,
In data 17 aprile ho subito un’intervento di discectomia in sede l4 l5 x ernia. Ho tenuto il busto x un mese ed ho cominciato a fare un pò di camminate da circa 2 settimane. Il sintomo maggiore che avevo era il formicolio alla gamba sx. Ho cominciato lunedi magneto e laser terapia ma da circa 8 gg provo di novo formicolio alla gamba ma rispetto a prima dell’operazione mi sembra di avere l’alta tensione che scorre in essa..è normale?non posso rivedere il neurochirurgo ora poiché sono stata operata a roma e io sono di aosta.
Il sintomo che lei riferisce può presentarsi anche nel periodo post operatorio e generalmente tende a migliorare, a tal proprosito possono essere di aiuto le sostanze neurotrofiche. E’ opportuno farsi valutare dal punto di vista clinico-funzionale da uno specialista, monitorare l’andamento del sintomo da lei riferito ed iniziare una rieducazione funzionale specifica.
salve due giorni fa sono stato sottoposto a discectomia percutanea l5 s1 dove era presente una protusione che mi procurava lombosciatalgia. Ma dopo l operazione e la scomparsa degli effetti dell anestesia mi ritrovo con una lombosciatalgia piu forte. il neuro mi ha dato da prendere per 4 giorni Antinfiammatori e farmi controllare tra un mese. Ma secondo voi e normale? nn dovrei stare meglio?
All’intervento può seguire una fase irritativa legata alla procedura stessa, bisogna controllare la durata e l’evoluzione del sintomo e se necessario anticipare il controllo con il Neurochirurgo previsto a distanza di un mese.
buongiorno,in data 3 luglio sono stato operato in l5s1 con microdiscectomia discale,vorrei sapere se esiste un programma riabilitativo,visto che il neurochirurgo mi ha consigliato riposo e camminate leggere per almeno 30 giorni,cordiali saluti
Se non ci sono problemi come dolore, debolezza alle gambe o disturbi urinari può non necessitare di una riabilitazione specifica. Nel caso di dubbi si può rivolgere al medico specialista in medicina fisica e riabilitativa (fisiatra).
Salve, sono stato operato l’8 Agosto per doppia ernia esplulsa l3-l4 e l4-l5.
Non c’era alternativa all’intervento in quanto sono entrato con ambulanza perché per uno sforzo eccessivo la pressione delle ernie mi aveva provocato dolore lancinante e deficit neurologico che non davano alternativa.
Operato in descectomia sembra il post operatorio procedere come da protocollo.
Volevo una info su un possibile problema che vorrei sapere se devo far valutare o può essere transitorio: devo alzarmi per urinare almeno 3 volte la notte quando prima non mi alzavo mai per urinare di notte.
Diciamo che sto’ aiutandomi bevendo molto perché ho avuto 18gg di cure molto forti con tantissimi anti infiammatori e cortisone oltre a morfina, contramal, artrosilene, toradol, Liryca , insomma mi hanno dato di tutto per il dolore.
È’ normale questa cosa o è il caso che ne parlo con il dottore?
Grazie anticipatamente per la risaposta.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo della risposta dovuta problemi tecnici. Se il problema ancora persiste occorre rivolgersi al medico che l’ha operato per valutare se ci siano problemi ed eventualmente approfondire con specifiche indagini. Se continua l’assunzione eccessiva di acqua una prova che può fare è diminuirne assunzione e vedere se la frequenza della minzione diminuisce.
Buongiorno
mi chiamo Fabio e ho letto su http://www.simferweb.net/ del suo intervento all’ernia. Poichè sto decidendo se operarmi o meno, potrei cortesemente farle un paio di domande?
La ringrazio
Cordiali saluti
Salve il 14 maggio sono stato operato ernia cervicale c5 c6 con discectomia per via anteriore e a distanza di due mesi e mezzo ho ancora forti dolori alla nuca che si propagano lungo la colonna e nel braccio SX è normale che porto ancora il collare? Ho 25 anni e mi hanno detto di cambiare mestiere visto che faccio il muratore ed è molto faticoso che cosa devo fare? Grazie!
La sintomatologia che riferisce non è normale a 2 mesi e mezzo di distanza dall’intervento chirurgico. Potrebbe essere riferita alla presenza di qualche residuo d’ernia o ad un dolore neuropatico, un tipo di dolore che diventa cronico e può dare notevoli problemi. In primo luogo sentirei il chirurgo che l’ha operata per valutare la presenza di complicanze post-operatorie. In secondo luogo consultare uno specialista esperto in terapia del dolore (anestesista, fisiatra etc.) per una terapia farmacologica appropriata. In questo caso si possono usare farmaci come la gabapentina, pregabalin, carbamazepina o tapentadolo. La scelta del farmaco va comunque mirata al tipo di dolore presente.
il 10 aprile scorso ho subito un intervento di miscrodiscectomia per via anteriore c5-c6,
non ho mai avvertito i fastiosi dolori che avevo prima di subire l intervento,ma ancora oggi ho problemi di deglutizione.
accusare questi disturbi a questa distanza di tempo si può considerarlo normale?
saluto e ringrazio con cordialità
La disfagia in questi tipi di intervento è relativamente comune e varia in base alla tipologia. Il sintomo può prolungassi nei mesi e in alcuni casi può anche rimanere. Sarebbe utile sapere se è peggio la deglutizione per i liquidi o per i solidi.
sono i cibi solidi a procurarmi fastidio,e bere tantissimo è l unico grande aiuto.
grazie per l attenzione.
Il 12 settembre dovrei esser operata di artrodesi c3-c6 visto scivolamento protesi brayan in c4-c5 di precedente intervento del 2008 che sembrerebbe poter portare a danni all esofago.Mi domandavo quale sia l’effettiva perdita di movimento e i rischi di fonazione ecc derivanti da un secondo intervento su zona gia trattata.
Da queste generiche informazioni è difficile capire il problema specifico. Se c’è una dislocazione della protesi con conseguenti rischi è utile intervenire. I rischi del reintervento dipendono dalla situazione locale, calcificazioni, tipo di dislocazione, cicatrizzazione etc.
Salve il 16 maggio sono stata operata di stabilizzazione della colonna l4 l5 in percutanea con inserimento di quattro viti e due placche il neurochirurgo mi ga detto di non fare nessuna fisioterapia ma io oggi ho ancora dolori di lombosciatalgia saltuari e dolore all’anca vorrei sapere se e normale e vorrei sapere se é possibile fare attività fisica visto che prima di avere questo problema praticavo tanto sport
Bisognerebbe sapere il perché dell’intervento di stabilizzazione. Comunque il chirurgo, in base all’intervento deve dare i tempi per iniziare il trattamento riabilitativo. Il dolore può dipendere da diverse cose, in particolare dall’intervento.
Buonasera,il 4dicembre 2013 ho subito un intervento alla Schiena,fusione o rifusione di 2-3 vertebre,innesto osseo di altre ossa,artrosi lombare e lombosacrale con approccio posteriore..stabilizzazione Ibrida con dto Zimmer (din amica l4-l5 piu rigid a l5 sacro,innesto osseo). Volevo sapere se a di stanza di 9mesi ancora nn riesco ad avere movimenti limpido Della Schiena ho sempre dolori Che prima nn avevo,e in particolari modo sul lato dx Della Schiena sento sempre come delle piccola scosse di corrente molto fastidiosa e dolorose..volevo sapere se tutto quest or normale..io ho fatto l intervento per stare meglio,ma invece ancora nn ho visto nessun risultato se nn altro dolori…
Credo sia necessario fare il punto della situazione con il Chirurgo che l’ha operata e capire perchè sono presenti questi sintomi.
Salve io ho fatto intervento L5 S1 a 9/07/14 microdiscectomia con aproccio interlaminare paramediano destra sono passati piu 2 mesi il dolore ce lo ancora solo la schiena dove hanno aperto, per il dolore ho fatto RM ma tutto ok non ce ernia,il dolore che ce e normale,e quanto tempo serve per stare senza dolore?grazie.
Il dolore nel periodo post operatorio può dipendere da varie cause tra cui squilibri muscolari e non idonea stabilizzazione del rachide da parte dei muscoli deputati a questo, allettamento o posizione seduta prolungata, normali esiti dell’intervento chirurgico ed altre cause. La durata del dolore è quindi variabile e dipendente dalla causa.
salve, ho trovato le varie risposte molto significative e precise,il mio dilemma pero’ è questo: ho subito vari interventi alla schiena, l’ultimo sono stato sottoposto ad intervento di rimozione DIAM in l-4-l5 e stabilizzazione ibrida L4-L5 sistema DTO Zimmer; sto abbastanza bene e volevo sapere se posso riprendere l’attivita’ di yoga che tanto mi aiutava.
ringraziandoVi anticipatamente
rizzotto claudio
PS. l’ortopedico che mi ha operato è il Dott. Massimo Balsano
Lo Yoga è una disciplina che richiede anche in condizioni normali un perfetto controllo della colonna e quindi una stabilità ottimale di tutto il tronco (core stability), questo vuol dire che per attuare le varie posture senza incorrere in rischi bisogna essere in grado di mantenere la colonna lombare in lordosi e per fare questo è necessario un buon controllo neuromuscolare ed una efficace attivazione della muscolatura addominale e paravertebrale. Inoltre richiede una grande flessibilità muscolo-tendinea e comporta una sollecitazione alle articolazioni delle anche e quindi al complesso lombo-pelvico. Lo Yoga è una disciplina orientale che spesso viene praticata fin dalla giovane età in modo da adattare il corpo e le strutture osteo-articolari mentre in occidente viene praticata frequentemente senza alcuna preparazione. In caso di stabilizzazione della colonna non si riesce a ripristinare la normale biomeccanica del rachide anche se i nuovi sistemi di stabilizzazione ibrida hanno rappresentato un passo in avanti in questo senso, inoltre, i segmenti della colonna adiacenti al tratto stabilizzato sono soggetti inevitabilmente a sovraccarichi. Nel suo caso la situazione è complessa poichè ha subito vari interventi alla colonna e la stabilità del tronco garantita dalla sua muscolatura verosimilmente non è ottimale. Per questi motivi non trovo lo Yoga indicato o quantomeno privo di rischi. Come in ogni altra disciplina o attività sportiva sicuramente il livello raggiunto in termini di abilità e destrezza nel praticare la determinata disciplina, prima della patologia o dell’intevrento chirurgico, può cambiare il tipo di impegno delle strutture interessate dalla patologia. Ad esempio un istrutture conosce ed è in grado di eseguire movimenti “a regola d’arte” mentre un principiante non avendo acquisito la tecnica corretta può mettere a rischio alcune strutture corporee o esporle a sovraccarichi. Questo è un altro elemento da consideare nel consigliare o meno la pratica di qualsiasi attività nel caso di patologie della colonna vertebrale.
Buongiorno. Sono in lista d’attesa presso l’ospedale Humanitas di rozzano per intervento causa ernia l4-l5. Ho avuto problemi legati ai farmaci (cortisone, alzata la pressione, intollerante a kolibrì, allergica voltaren, brufen causa sangue nelle feci)…. l’unica risposta positiva al dolore è stata quella alla morfina 10 mg che mi è stata somministrata in p.s. La domanda è : come devo comportarmi in attesa dell’intervento? Quali posizioni assumere? Devo stare a letto? Grazie mille per l’attenzione.
Con l’aiuto del suo Medico di Medicina Generale che conosce bene la sua anamnesi farmacologica e le eventuali allergie/intolleranze può essere individuato un farmaco che la aiuti a tollerare il dolore, se non contoindicata, una possibilità potrebbe essere rappresentata dalla combinazione ossicodone/naloxone. Da evitare la postura seduta prolungata e quando è a letto è preferibile posizionarsi sul lato opposto al dolore sciatalgico (il dolore che colpisce il suo arto inferiore) cercando di detendere il nervo con anca flessa e ginocchio flesso entrambi a circa novanta gradi. Ad esempio se ha lombosciatalgia a sx è preferibile posizionarsi sul fianco destro flettendo anca e ginocchio sx.
Buona sera dottore sono stato da 10 giorni operato di ernia cervicale C6 C7 con inserimento di cage ,prima della operazione la mano destra avevo difficolta a muoverla come anche le dita.
Domanda :posso iniziare fisioterapia alla mano?
ringraziandola in anticipo in attesa sua risposta saluti
Giovanni
Sicuramente un percorso riabilitativo volto al recupero funzionale dell’arto superiore deve essere iniziato dopo accurata valutazione e stesura del progetto riabilitativo individuale con gli obiettivi da perseguire.
Buonasera, operazione artodesi L5S1 nel 2011. . Potrebbe confermarmi quali stili posso fare in piscina e quali devo assolutamente evitare? Negli ultimi due anni ho fatto pilates sempre con grande timore di fare esercizi sbagliati. Ho cosi il terrore del ritorno a quel dolore allucinante pre operazione, che non voglio rischiare movimenti sbagliati ..ho evitato la piscina perche’ ho sempre avuto risposte vaghe. Il neurochururgo e l’ostropata che mi hanno seguita mi hanno proibito l’uso della bicicletta ma nulla di piu’ specifico. Grazie mille
Il nuoto può essere praticato ma si deve seguire una progressione prima di entrare in vasca e nuotare. Inanzitutto immagino lei abbia effettuato una riabilitazione specifica dopo l’intervento e successivamente un ricondizionamento generale del suo fisico, detto questo è opportuno effettuare idrochinesiterapia propedeutica al nuoto ed in questo è indispensabile essere seguiti da figure professionali che abbiano cognizioni di biomeccanica del gesto sport-specifico del nuoto e conoscano le limitazioni imposte dalle patologie della colonna e dagli interventi chirurgici. Anche in questo caso è dirimente sapere come lei è in grado di nuotare infatti se il suo livello è buono allora potrà riprendere tale sport in quanto la conoscenza del gesto specifico renderà il tutto piu’ facile e piu’ sicuro; se invece non è in grado di nuotare bene le consiglio di cambiare attività. Tra i vari stili sono da consigliare il dorso e lo stile libero mentre sconsiglierei la rana poichè la spinta delle gambe sovraccarica il tratto lombare con energici contraccolpi. Sia nel crawl che nel dorso il tratto lombare è in lordosi, maggiormente nel secondo caso, da tenere a mente che la spinta con le gambe non deve essere troppo energica per non sovraccaricare la colonna lombare, è quindi da preferire una propulsione a prevalenza anteriore e quindi con le braccia ed effettuare il movimento con le gambe in maniera armonica e dolce. Nella fase iniziale consiglio di utilizzare degli appositi galleggianti intormo alla parte bassa del tronco in modo da facilitare il galleggiamento ed il mantenimento della posizione ottimale della colonna. Anche la respirazione nel caso dello stile libero deve essere curata perchè questa comporta un torsione del trocno e della colonna quindi inizialmetnte è consigliabile riprendere con maschera e boccaglio per escludere la fase della respirazione dal gesto specifico e succesiivamente valutare la situazione della colonna (lunghezze muscolari ed eventuali contratture muscolari ad esempio del quadrato dei lombi) per scegliere il lato migliore per effettuare la respirazione. Fondamentale essere seguiti da istruttori e/o terapisti esperti di idrochinesiterapia almeno nella fase iniziale e fino alla ripresa del gesto ottimale.
Grazie mille, in realta’ quello che mi ha,sempre lasciata perplessa dopo le operazioni sia di ernia nel 2008 sia di artodesi nel 2011 e’ stata la mancanza di indicazioni per la riabilitazione. Mi sono affidata all’osteopata che mi aveva seguita prima dell’operazione. Vorrei davvero che qualcuno mi dicesse che attivita’ ‘sportiva’ per rafforzare gli addominali potrei eseguire regolarmente senza troppi rischi. Per lavoro sono seduta alla scrivania per 8 ore. Non amo molto il nuoto ! Grazie mille e buon lavoro
Per rinforzare gli addominali bastano semplici esercizi analitici a corpo libero, inizialmente in isometria e successivamente con angoli adeguati. Anche in questo caso è necessaria, almeno all’inizio, la supervisione da parte di un istruttore/terapista. Il fisiatra potrà valutarla clinicamente, funzionalmente e prendere visione delle immagini post-operatorie pertanto sarà in grado di suggerirle la attività sportiva piu’ adeguata.
Salve.. Ho 31 anni e mercoledi scorso sono stata operata per l asportazione di una voluminosa ernia discale L5s1 sinistra, in sede mediana paramediana, che mi comprimeva il sacco durale e la radice nervosa S1 sinistra.. I primi giorni nn ho avvertito dolori ne fastidi (probabilmente complici i benefici degli antidolirifici somministratimi per due giorni dopo l interventi).. Secondo le indicazioni del neurochirurgo, evito di star seduta e cammino il piu possibile…ma da due giorni avverto un dolore forte al lato destro della schiena ad ogni movimento, che si irradia quadi al fianco..quando sono sdraiata e mi rialzo, rimango bloccata fino a quando non cammino per un po e trovo sollievo.. Inoltre a momenti, avverto anche insensibilita e formicolii ad entrambi gli arti inferiori e al piede destro.. Ho paura di far qualcosa di sbagliato; magari di aver passeggiato troppo.. A giorni togliero i punti e saró dal fisiatra per un programma riabilitativo da iniziare tra 15 giorni. Mi chiedevo se tali dolori siano normali o potrebbe esserci qualcosa che non va. Ringrazio per la risposta. Buona giornata
Dopo l’intervento il dolore al tratto lombare ed agli arti inferiori può essere presente e gli anti dolorifici che ha assunto le possono essere d’aiuto per qualche altro giorno. Se invece il dolore non dovesse essere controlllato dai farmaci, dovesse peggiorare o nel caso compaiano deficit che prima non erano presenti anticipi il controllo con il Neurochirurgo.
buongiorno.La mia risonanza: in L1-L2 è presente assai voluminosa ernia discale mediana e paramediana che determina grossolana compressione sull’astuccio durale.
Vertebre dorsali in asse.
Il diaco D6-D7 presenta grossolana ernia mediana paramediana dx che determina vistosa impronta sull’astuccio durale e sul midollo dorsale il quale,in corrispondenza, presenta una minima alterazione di segnale.
Il disco D8-D9 presenta ernia discale postero-laterale sn che determina impronta focale sull’astuccio durale.Conservata l’ampiezza del canale rachideo.
Il 19 agosto sono stata sottoposta ad intervento di discectomia L1-L2 a sinistra con buona decompressione delle strutture nervose.
È andato bene l’intervento.
Dopo una settimana dall’intervento mi ritrovo con qualche linea di febbre e un gonfiore sulla parte sx della cicatrice che ce l’ho anche oggi!
L’ecografia: a livello delle parti molli sottocutanee della regione lombare sinistra, a sinistra della piccola cicatrice chirurgica da esiti di discectomia lombare, si osserva piccola raccolta anecogeno/fluida con dimensioni massime di cca 3× 0,6 cm.
Secondo Lei, cosa può essere? nessuno riesce a capire da cosa dipenda questa cosa che prima dell’intervento non c’era!
Secondo Lei, le altre 2 ernie dorsali, possono darmi problemi? il mio neurochirurgo ha detto che non è nulla. Ma sono preoccupata, ho solo 24 anni, non mi è stato consigliato nessun tipo di terapia. Grazie !
La situazione locale a livello della ferita deve essere valutata dal Chirurgo, utile effettuare esami ematici (emocromo, VES e PCR) ed eventuale terapia antibiotica a giudizio medico.
Le ernie dorsali possono causare sintomi a livello della colonna dorsale e dolore o parestesie che si irradiano a livello intercostale, in questo caso si estrinsecano a livello poster-laterale ed assumono una distribuzione radicolare. Nel caso di ernie mediane, i sintomi dipendono da compressione midollare e si può avere dorsalgia, riduzione di forza e/o disturbi di sensibilità agli arti inferiori, fino a disturbi urinari e dell’alvo. Nel suo caso la valutazione clinica e della Risonanza da parte del Neurochirurgo non ha dato indicazione al trattamento chirurgico, le consiglio una valutazione fisiatrica per eventuale ciclo di rieducazione funzionale/posturale in modo da gestire in maniera adeguata la sua colonna.
Salve , ho una domanda da porvi , ho 49 anni e ho gia subito due interventi nella zona lombare l5 s1 , e un impianto interspinoso , questo 5 anni fa , risulta che adesso ho un dolore tremendo alla gamba destra , che mi prende dal gluteo , fino al piede ….o fatto la risonanza magnetica , e da quello che si vede , ho una ernia fuoriuscita , esattamente dove ho l impianto interspinoso , il dottore che mi ha visitato , mi ha consigliato di operarmi di urgenza , e di utilizzare questa volta delle barre stabilizzatrici e delle viti , di modo che non avro quasi piu sicuramente problemi ,
Sarei veramente felice di ricevere un parere da voi sul dafarsi , e di ricevere un consiglio , visto che e gia la terza volta in 19 anni
Saluti cordiali
In presenza di sintomi da ernia del disco l’indicazione all’interevnto chirurgico si ha quando sono presenti gravi deficit motori, specialmente se hanno carattere progressivo, e/o disfunzioni sfinteriche (disturbi urinari e nel defecare) ed in questo caso l’intervento è urgente, oppure quando persiste dolore molto intenso all’arto nonostante sia stata intrapresa adeguata terapia farmacologica. In questo ultimo caso in genere si attende un periodo di tempo di circa due mesi dalla insorgenza del dolore prima della soluzione chirurgica. Nel caso di pazienti già operati la situazione è piu’ complessa e deve considerare anche la tipologia del pregresso intervento chirurgico e quindi la particolare condizione anatomica del distretto interessato.
Salve di nuovo , alla fine sono stato operato il 18 di novembre , non diro dove ..scoprirete il motivo dopo , Ho fatto il primo intervento il giorno 18 , e allo svegliarmi dall anestesia , mi sono accorto che avevo un dolore tremendo alla gamba sinistra , dopo aver parlato con il dottore , lui mi disse che poteva essere normale dopo un intervento di quella portata ( barre stabilizzatrici e viti , e un altro interspinoso ) comunque sia , il dolore non passa , anzi aumenta con il passare delle ore , arrivando a essere insopportabile , iniezioni di morfina e ancora niente …il dolore da piangere come un neonanto , quindi decidono di farmi una lastra , e una tac , al vedere solo la lastra , e senza aspettare la tac , si accorge ( il medico in questione ) che una vite era stata messa in modo sbagliato , in diagonale ……e che mi stava schiacciando i nervi della gamba sinistra , quindi decide di urgenza di rioperarmi ….dopo la seconda operazione , la mia gamba sinistra rimane senza forza quasi completamente e con ancora dolori , tipo avessi una ernia , su tutta la gamba sinistra , a partire dal gluteo fino al polpaccio ….il dottore in questione mi dice che e dovuto hai due giorni di schiacciamento subito dai nervi , e che con varie medicine i nervi torneranno apposto …adesso la domanda e questa ? E passato piu di un mese e ancora non vedo miglioramenti ……potrei avere una spiegazione da voi ? E un altra domanda , nel caso andasse tutto bene e con il tempo recuperassi l utilizzo della gamba , potro fare esercizio , ovvero andare in palestra ed allenarmi moderatamente ? O che cosa mi consiglia , a parte nuotare … Saluti e grazie !
Ormai sono passate alcune settimane dall’evento quindi è indicata una Elettromiografia degli arti inferiori per una valutazione accurata del nervo. E’ indicato un percosro riabilitativo con l’obiettivo di reclutare i muscoli ipostenici oltre ai farmaci che le sono stati consigliati. Per ciò che concerne l’attività futura si deve aspettare di rivalutare il quadro clinico-funzionale a distanza.
salve , ho subito un intervento ad un ernia in c5 c6 con introduzione di un cage di titanio da un meraviglioso professore della neurochirurgia di siena, a oggi 40 giorni dall’intervento i miei dolori sul braccio destro sono scomparsi, e spero che anche riprendendo il lavoro non ricompaiano, la mia domanda era questa , essendo io uno sportivo, palestra, e corsa, chiedevo quanto siano conciliabili le due cose , grazie
L’attività in palestra è posibile ma sicuramente bisogna rivedere la sua scheda e modificarla eliminando alcuni esercizi e adottando i dovuti accorgimenti nella esecuzione degli altri. Vale sempe il concetto generale di non sovraccaricare la colonna e in particolare il tratto cervicale e di non sollecitare il sistema impiantato. Si affidi ad un collega fisiatra della sua zona che le suggerirà anche la tempistica per riprendere l’attività dopo averla visitata e dopo un periodo di riabilitazione e ricondizionamento. Le sconsiglio la corsa.
Salve, sono stato operato all’ernia del disco l5-s1 in data 29 settembre. L’ernia era molto voluminosa e determinava una marcata compressione della cauda equinae delle radici l5-s1 di destra con deficit flessione plantare.
l’oprazione e’ stata decisa dopo 2 mesi di sintomi. Dopo l’intervento il dolore al nervo sciatico era scomparso ed attenendomi alle indicazioni ho fatto piccoli passeggi e riposo, ma dopo 5 giorno il dolore al nervo sciatico e’ tornato. Ora ho fatto un ciclo di bentelan 4mg 2 volta al di per 4 giorni e contramal al bisogno ed il dolore si concentra sotto il gluteo e coscia posteriore. A riposo il dolore si attenua e rimane l’intorpidimento, camminando l’appoggio al tallone e’ molto fastidioso. E’ possibile che l’infiammazione torni dopo l’intervento in maniera cosi importante o è il caso di verificare (anche) con una rmn?
Cordiali Saluti.
La ripresa dopo l’intervento non è sempre rapida e si può manifestare dolore radicolare da monitorare clinicamente; in particolare è opportuno seguire nel tempo l’evoluzione del deficit motorio all’arto inferiore. Per il momento la valutazione clinica è sufficiente ed eventualmente una Risonanaza magnetica si considererà al persistere o peggiorare dei sintomi.
Buongiorno
sono stato sottoposto in data 26/10 ad intervento di microdiscectomia sx L4-L5 per voluminosa ernia discale
La lombosciatalgia é scomparsa con l’intervento ma in 4a giornata post-operatoria si è manifestato un dolore gravativo-crampiforme a carico del polpaccio sx con lieve parestesia del piede sx.
Può considerarsi compatibile con il recupero funzionale del nervo sciatico a lungo compresso dalla sopracitata ernia?
Grazie
Il sintomo da Lei riferito può essere presente in questa fase, va monitorizzato durante la fase di recupero.
Buonasera vorrei sapere gentilmente se è normale avere formicolio su entrambe le cosce, sulla parte superiore, dopo intervento ernia discale l5 s1 eseguito in data 27 ottobre 2014 in anestesia totale. Sino ad oggi non ho dolori se non quelli della ferita se non fosse per i formicolii il decorso prosegue abbastanza bene.
Nella fase precoce dopo l’intervento e soprattutto dopo aver avuto disturbi a causa di una ernia discale, tali sintomi possono essere presenti. Come già detto in precedenza l’andamento va monitorato nei prossimi giorni.
Grazie mille va già meglio.
Buongiorno, mi sono sottoposta ieri a un intervento di discectomia percutanea e discolisi O2O3 per ernia estrusa in sede l4l5. Non è stato possibile rimuoverla completamente in quanto in parte “calata” nel canale vertebrale. L’aspettativa è che l’ozono secchi ciò che rimane. Oggi sono abbastanza dolorante col solito bisogno di antidolorifici, è normale? Di solito qual è il decorso del dolore? Ho buone possibilità di risolvere con questo intervento? Grazie mille
E’ presto per trarre un bilancio perchè l’effetto sull’ernia e quindi sul dolore della metodica alla quale si è sottoposta si esplica dopo alcune settimane. Non sono in grado di esprimere un giudizio sulla possibilità di risoluzione completa del dolore non avendo dati clinici e di imaging a disposizione.
Buongiorno,
Sono Rossella ,dopo 2 mesi di dolori atroci e permanente nonostante flebo e farmaci vari, ho fatto una risonanza magnetica la quale esito è: SEGNI DI GENERAZIONE OSTEOCONDROSICA, SPONDILOSICA ED ARTOSICA INTERAPOFISARIA. ANGIOMA VERTEBRALE PRIVO DI SIGNIFICATO PATOLOGICO, IN CORRISPONDENZA DEL SOMA DI L1. PROTUSIONE DISCALE POSTERIORE A L4-L5. VOLUMINOSA ERNIA DISCALE POSTERIORE MEDIANA PARAMEDIANA SINISTRA, ESPULSA ,CON IMPRONTA SULLA RADICE NERVOSA EMERGENTE,A L5 S1. NON SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI MORFOLOGICHE E DI SEGNALE A LIVELLO DEL CONO MIDOLLARE.
POI SONO STATA RICOVERATA PER 15 GIORNI, E MI HANNO SOTTOPOSTA AD INTERVENTO NEUROCHIRURGICO DI “LAMINECTOMIA E MICRODISCETOMIA L5-S1 SINISTRA SECONDO CASPAR”. INVECE L’ INTERVENTO E’ DURATO ALL ‘INCIRCA 5 ORE ,ALL ‘USCITA HANNO DETTO A IO MARITO CHE HANNO DOVUTO METTERMI IL CATETERE E DELLA MORFINA PERCHE’ E’ STATO UN INTERVENTO TROPPO INVASIVO , IN QUANTO L’ ERNIA ERA CALCIFICATA ED AVEVA “MESSO LE RADICI”.
IL PROBLEMA E’ CHE MI HANNO DIMESSO MA NON SO COME MUOVERMI HO PAURA DI NON RIPRENDERMI PIU’ E DI FARMI DEL MALE INOLTRE IL DOLORE ALLA CAVIGLIA E GINOCCHIA ANCHE SE MENO DI PRIMA POTETE DIRMI SE E’ NORMALE E SE POSSO FARE QUALCHE ESERCIZIO PER AIUTARE A RIABILITARMI ???? NON SO SE STARE SEDUTA , SE TENERE IL BUSTINO, SDRAIATA, NON MI HANNO DETTO NIENTE ,HANNO DETTO SOLO DI STARE A RIPOSO PER 30 GIORNI … SPERO DI TROVARE UNA SOLUZIONE… GRAZIE E CORDIALI SALUTI
Il dolore può persistere dopo l’intervento ed in parte deriva dalla fase irritativa legata alla procedura stessa. La riabilitazione è sicuramente indicata, può trovare alcune indicazioni nel mio primo post sull’argomento specifico. E’ necessaria una accurata valutazione clinico-funzionale da parte di una equipe riabilitativa per stabilire entità del dolore e conseguente limitazione, eventuali deficit sensitivo-motori e/o disturbi urinari (nella sua domanda ha menzionato il catetere ma non è ben chiaro) per poter definire modalità e tempi di intervento e di recupero. In base a quanto sopra si stabilirà come è opportuno effettuare gli spostamenti (deambulazione libera o utilizzo di bastone o altri ausili), quali saranno i tempi necessari per la progressione con l’obiettivo di recuperare la maggiore autonomia possibile auspicando il recupero della condizione preesistente la problematica discale. Nei primi giorni, compatibilmente con la condizione clinica generale, è consigliabile alternare la posizione sdraiata alla stazione eretta con incremento temporale progressivo e ridurre al minimo la posizione seduta. Può essere utile un corsetto lombare per alcune ore al giorno con graduale svezzamento o secondo specifica disposizione del Chirurgo.
Buongiorno, ho scritto il 14 ottobre e purtroppo si è manifestata una recidiva l5s1 che non permette di poter fare riabilitazione per via del dolore nonostante riposo e terapia farmacologica. A tre mesi dall’intervento dovro’ rioperarmi. A quali rischi si vanno incontro dopo cosi poco tempo dal primo intervento? Grazie, Maurizio.
L’intervento chirurgico, come tutti gli atti medici, può presentare alcune complicanze che tuttavia si verificano raramente: infezione, recidiva, formazione di tessuto cicatriziale (aderenze), danno alle strutture nervose ed altre. Il suo Chirurgo di fiducia potrà rispondere a tutti i suoi quesiti in merito ai rischi e vedrà che le fornirà le necessarie rassicurazioni.
Sono Angelita 41 anni sono stata operata di erniectomia discale l3 L 4 con extraforaminale destra da 15 giorni.prima dell’intervento avevo dolori al nervo sciatico con mancava di forza alla coscia., dopo l’operazione avvertito naturalmente un po’ di dolore alla schiena e la coscia addormentata dopo tre giorni invece iniziano dolori e parestesi in tutta la gamba soprattutto nella zona ginocchio con scosse elettriche che non mi lasciano neanche dormire non c è una posizione come devo stare.chiedevo e normale queste scosse?il mio medico mi ha consigliato riposo . Sarebbe meglio muovermi anche se per me è peggio camminare è appoggiarla.la mia terapia abbastanza forte con lirica , contramal ,cortisone,integratori ma niente e scosse ci son sempre lì .ho tanta paura che non recupero cosa può esssere?
mi scuso per il ritardo con il quale sto rispondendo, abbiamo centralizzato e abbiamo creato un teleconsulto cove si può avere il contatto diretto al seguente indirizzo https://www.simfer.it/assistenza-riabilitativa-e-prestazioni-specialistiche-di-medicina-fisica-e-riabilitativa/
Salve dottore…io il 22 ottobre un ernia dorsale è fuoriuscita e a creato una compressione al midollo spinale mandandolo in ischemia volevo chiederle se ci sono buone prospettive di recupero sia al livello motorio sia al livello sessuale visto che non riesco ad avere eiaculazioni grazie in anticipo!!
Il recupero possibile è legato alla gravità della ischemia midollare, gravità che si identifica principalmente dal punto di vista clinico: il deficit del movimento, il deficit della sensibilità. E’ importante sapere anche il livello (cervicale, Lombosacrale, dorsale più raramente). L’aspetto sessuale è quasi sempre interessanto e si associa a disturbi della minzione (urinare) e della defecazione. Anche in questo caso è importante definire bene il tipo e l’entità del danno e, in base a questo, decidere una specifica terapia.
In sintesi è fondamentale conoscere il quadro clinico preciso, per quanto riguarda i tempi di recupero non si possono escludere ulteriori miglioramenti, è importante effettuare una riabilitazione in centri con esperienza specifica.
Buongiorno dottore, sono stato operato il 28 gennaio di ernia l 5 s 1 espulsa e migrata in alto,dimesso il giorno dopo con ancora dolori alla gamba,la schiena non mi faceva male nemmeno primi. A distanza di dodici giorni dall intervento i dolori sono ancora presenti al piede, tibia trocantere e dietro la coscia forte solo alla palpazione. I dolori sono come prima dell intervento chi mi ha operato mg ha dato ancora cortisone per 5 giorni che ho finito ma panza risultati. Il neurochirurgo dice che è strano che non passano i dolori ernia e frammento sono stati tolti ed è comunque presto ha detto di rifare una risonanza tra venti giorni per togliere ogni dubbio,ma perché ancora dolore senza miglioramenti ci può stare?riesco a camminare lento ma abbastanza bene,questo anche prima dell intervento, ma poi il dolore aumenta. Quanto deve passare per dire non è normale c’è qualcosa che non va. Grazie della sua attenzione.
Il decorso post operatorio è variabile da paziente a paziente in quanto molti sono i fattori condizionanti: caratteristiche dell’ernia discale, tempo trascorso dalla comparsa dei sintomi all’intervento, tipo di intervento chirugico, severità della compromissione nervosa, caratteristiche individuali ed altri. Dalla sospensione della terapia steroidea è bene attendere in genere 7-10 giorni prima di valutare la reale risposta terapeutica. Ulteriori approfondimenti diagnostici comprendono la RMN di controllo, come suggerito dal Neurochirurgo, ed eventualmente, se dall’esame obiettivo e dall’evoluzione del quadro clinico emergono elementi meritevoli di approfondimento, l’elettromiografia deglia arti inferiori a distanza di 4-6 settimane.
Salve, a seguito di un evento traumatico mi è stata diagnosticata una voluminosa ernia discale lateralizzata sx di tipo estruso migrata verso l’alto. Ho dolore a tutta la gamba sinistra: a volte maggiore e meno sopportabile a volte minore e più sopportabile. A volte solo sul polpaccio, o solo dietro la coscia oppure al gluteo. Se sto a lungo in piedi ferma sui due piedi mi inizia anche il mal di schiena. Nel camminare ho sollievo, mentre il nuoto mi peggiora la sintomatologia. Il neurochirurgo mi ha visitata e non mi ha dato esercizi specifici. Mi vuole rivedere tra un mese e tra tre mi fa rifare la RMN. Io sono preoccupata di non migliorare e di dover affrontare l’intervento chirurgico che, da quanto leggo, non è stato risolutivo per la maggior parte delle persone.
La mia è un’ernia molto grossa, circa 8 mm, è possibile che rientri? Potrebbe essere sufficiente che si riduca e quindi diminuendo o scomparendo la pressione sul nervo, il dolore sparisca? Sono molto disorientata.
Inoltre, ho 33 anni e 2 figli, ma vorremmo il terzo figlio: è possibile che un’ernia ponga di fatto il divieto ad una gravidanza? O se non l’ernia in sè, una possibile operazione chirurgica all’ernia?
Sono anche un’amante della montagna: alpinismo, arrampicate su ghiaccio e roccia, sci…è possibile che mi vengano vietate per sempre queste attività? In quali casi sarebbe possibile il divieto a tutto quanto scritto sopra?
Grazie mille per le risposte.
Buongiorno io sono stato operato il 16 aprile di discectomia l5s1 ho passato un mese pressochè coricato e a riposo alternando brevi periodi in piedi max 20 minuti e e nella posizione semiseduta come da consiglio del neurochirurgo (non da quello che mi ha operato che non mi ha dato alcuna indicazione ma che nell immediato post operatorio mi disse che in un mese avrei potuto condurre una vita normale ) ma da un neurochirurgo che mi ha visitato a distanza di 12 giorni dall intervento poichè mi sono recato in pronto soccorso a seguito di forti bruciori alle dita dei piedi e parestesia esterno coscia e esterno piede sinistro (quest ultimo mi prescrizse un ciclo di iniezioni di cortisone ). Tuttora sono in terapia farmacogica su consiglio algologico (che sospetta una infiammazione ai gangli) con cortisone palexia e gabapentalin nonostante questi farmaci ho forti difficolta a camminare per più di 5 minuti (avverto dolori sotto il tallone del piede e a lungo tempo anche di quello “sano” e un forte senso di affatticamento lombare) e sento il bisogno di sedermi o di sdraiarmi, come possibile tutto ciô a distanza di ormai 40 giorni, cosa crede che sia capitato non so davvero cosa pensare perchè alla mia età 25 anni non riesco a condurre uno stile di vita normale e non vedo miglioramenti ha avuto a che fare con precedenti episiodi analoghi al mio? Sono fortemente demotivato essendo un ragazzo abbastanza sportivo e attivo nella vita. La ringrazio in anticipo x la lettura.
Mi è capitato di visitare pazienti con sintomi simili ai suoi dopo l’intervento. E’ bene farsi rivalutare dal Neurochirurgo che l’ha operata e che conosce la situazione intra operatoria. Se necessario il Chirurgo le farà effettuare un esame diagnostico come radiografia o risonanza per valutare il quadro post-operatorio ed escludere eventuali complicanze (frammento residuo di ernia, fibrosi, altre). Spesso l’intervento stesso, come ricordato più volte, può presentare una fase irritativa che deriva dalla procedura stessa. Quando il dolore presenta caratteristiche di intensità lieve e di durata di poche settimane non è preoccupante, quando invece l’intensità è elevata e tende a cronicizzare assumendo le caratteristiche del dolore neuropatico allora può rendere più difficoltoso il recupero e va gestito in maniera differente in base a quale è la causa della sintomatologia algica.
Slave mi scuso per il disturbo ma la mia storia è simile alla sua. Ho 25 anni sono stata operata circa 2 mesi fa e ad oggi il dolore è ancora presente e forte lungo tutta la gamba destra. Posso chiederle gentilemente se i sintomi con il tempo si sono attenuati e come sta oggi?
Mi scuso per il ritardo, il dolore lombosciatalgico che perdura nel tempo può essere dovuto ad ernia, adesso come sta?
Salve, mi sono operato il 16 giugno praticamente 3 gg fa, per una ernia espulsa in l5s1 evidenziata da una rm eseguita il 27 maggio. Sono andato a consulto da 3 neurochirurghi che mi hanno evidenziato la necessità dell’intervento. Bene il dolore, pre operatorio, intenso al bicipite femorale sx ed al gluteo sx sono scomparsi con voltaren e muscoryl ed una terapia successiva di cortisone. D’altro canto persiste un anestesia del bicipite femorale del gluteo sx e di parte dell’ano con relativa stipsi.
Bene dopo 3 gg dalintervento non ho notato nessun miglioramento, per carità nessun dolore solo anestesia e parentesi locali, ma la cosa che mi preoccupa è che la mattina dell’intervento riuscivo ad alzarmi sulla punta del piede sx. Oggi non ci riesco piu’ possibile che possa addirittura peggiorare?
Diversi fattori possono contribuire al peggioramento ma essendo a pochi giorni dall’intervento è necessaria una rivalutazione da parte del neurochirurgo per valutare le complicanze post-chirurgiche.
Buongiorno.a causa di un ernia in L4 molto grossa che spinge sul nervo sciatica sono costretta a stare a letto da più di 2mesi senza mai alzarmi.quando provo a mettermi seduta sento tirare dal gluteo fino al polpaccio quindi mettermi seduta per tentare di alzarmi è inutile.ho provato diverse terapie farmacologiche prescritte dal mio neurochirurgia ma senza grossi risultati.
Finalmente hanno deciso di operarsi, ma la mia paura è quella di non riuscire a recuperare subito per via della lunga degenza a letto.ho letto che dopo l’intervento il dolore scompare quasi subito..ma riuscirò almeno a mettermi in piedi in breve tempo?non dico che vorrò fare subito le maratone, ma almeno fare qualche passo per casa! Grazie
A causa del prolungato allettamento i tempi di recupero saranno verosimilmente più lunghi anche se ogni caso è diverso dall’altro ed in linea teorica se l’ernia non ha provocato danni motori potrà tornare a fare tutto quello che faceva prima.
Salve, il 14 maggio 2014 sono stato operato di discectomia per via anteriore destra con applicazione di cage a livello c5c6! Dopo l’operazione nn sono più stato bene! Ho continuato ad avere ancora forti dolori al collo e forti fitte negli arti! Dalle risonanze risulta che il livello di calcificazione procede bene ma si é formata la stenosi!! Vorrei sapere a distanza di un anno e mezzo dall’intervento é possibile avere ancora forti dolori?? Se no quale può essere la causa? Grazie!
Salve dottore è da 3 mesi che ormai mi è stata diagnosticata tramite rm e tac un ernia a livello c5 c6 e c6 c7. .i dolori erano fortissimi da nn permettermi di dormire in qualsiasi posizione mi mettessi..ora dopo 1 cura di cortisone sto meglio..però avverto diminuzione del volume del braccio sx e del pettorale sx..la terapia l’ho terminata giovedì..nel caso mi ritorni forte il dolore mi consiglia l’operazione?e quali esercizi posso fare per recuperare nel frattempo la muscolatura?grz
Buongiorno, scrivo per mio padre. In seguito ad un incidente stradale ha avuto una brutta frattura cervicale delle c3 e c4, fortunatamente l intervento è andato bene. Sono passati 2 mesi e mezzo e ha recuperato quasi del tutto la mobilità, l unico problema che persiste è il formicolio al braccio sx mano compresa. Nessuna lesione ai nervi della spalla né altro. Viene visitato quasi settimanalmente da un neurochirurgo e fa continuamente esami. Oggi ha fatto un esame per scongiurare una lesione midollare, essendo che nell immediato il chirurgo che l ha operato ha notato una compressione del midollo. L esame che ha eseguito oggi , ha dato un responso negativo sull ipotetica lesione al midollo, ma coloro che l hanno eseguito su mio padre dicono che il formicolio potrebbe come no essere permanente e che in pratica bisogna solo sperare e che deve abituarsi… sta prendendo delle vitamine e dei neurostimolatori da una settimana e dice di non notare nessun miglioramento evidente…. vorrei capire se può esserci una qualche terapia che lo aiuti…
I sintomi parestesici tipo formicolio possono migliorare con i farmaci neurotrofici che ha iniziato ad assumere ma bisogna avere pazienza ed aspettare alcuni mesi prima che si possa notare l’eventuale miglioramento. Se invece il quadro sintomatologico è rappresentato da dolore può essere preso in considerazione l’utilizzo di farmaci per il dolore neuropatico come ad esempio il Pregabalin.
Ho dimenticato di aggiungere : che ho imformicolimento mano sinistra da dopo intervento e destra quando tengo le braccia un po’ piegate . È lieve difficoltà a trattenere le urine . Di tutto ciò il mio medico ortopedico non si preoccupa più di tanto dicendo : che è circolazione a stare più ferma e cervicale e per i dolori vita dice : è presto , ma io non avevo dolori vita , il fatto che succeda la notte e la mattina al risveglio può far pensare a postura errata durante il riposo notturno? Scusate di nuovo, grazie .
Buonasera. Sono stata operata il 3/12 per un’ernia recidiva a livello l4/l5 con intervento di discectomia. Avevo già subito un intervento l anno scorso che mi ha riportato di nuovo in sala operatoria con dei deficit gravi al nervo sciatico destro. A distanza di 6 giorni posso dire che il dolore sciatico è quasi scomparso, tuttavia ho delle fitte sulla parte della schiena dx come un coltello tagliente ( avevo lo stesso sintomo prima dell intervento ma in maniera piu accentuata ), il mio neurochirurgo parla di “trigger point” dove sento di piu l’infiammazione del nervo. Domanda: cessera’? Lungo la gamba è quasi risolto.. E poi specialmente quando mi alzo dal letto ho ancora delle fitte lombari abbastanza forti. Mi devo preoccupare? Grazie molte
Dopo pochi giorni dall’intervento sono sintomi che possono manifestarsi, vanno rivalutati con calma a distanza con il Chirurgo.
Sn stato operato di ernia discale c4c5. Gli indicibili dolori al nervo sciatico sn passati immediatamente.
Il chirurgo che mi ha operato si autodefinisce “carrozziere”. Cioè il chirurgo ti toglie il male ma nn ha competenza per consigliare come evitare che in future il male ritorni.
Quindi mi rivolgero ad un fisiatra.
Salve sono stato operato il 12 novembre per discectomia 4/L5 dopo più di un anno che mi portavo avanti questo dolo che mi prendeva dal gluteo al polpaccio sinistro dopo l’intervento ho fatto un mese di convalescenza il mio chirurgo alla visita di controllo mi ha consigliato di fare fisioterapia in acqua dopo tre lezioni mi ritrovo che mi prendono delle fitte , un dolore lancinante a livello lombare come se mi estrassero una vertebra con le mani mi viene a mancare il respiro perdo la stabilità e le forze la soglia del dolore è troppo alta nn riesco a sopportarla il fisioterapista prima delle festività di Natale mi disse che si sta smuovendo la zona interessata ma col passare dei giorni noto che nn calano le fitte ma aumentano ho 37 anni sono uno spirtivo ho fatto potenziamento muscolare per prepararmi all’intervento ma queste fitte che ho ora è un dolore che prima non si avvicinava minimamente a quello che provo ora come mi devo comportare ?
Gentile Sig. Giovannini, dalle notizie che mi ha dato l’ipotesi più probabile è che si sia sviluppato un dolore neuropatico, un dolore parzialmente indipendente da quello originario erniario. Per questo occorre una specifica terapia; i farmaci più tipici sono gabapentina, pregabali, tapentadolo, carbamazepina etc. Comunque prima di intraprendere qualsiasi terapia andrebbe visitato dal fisiatro per quanto riguarda il programma riabilitativo e il dolore. Per il dolore può riferirsi ai centri di terapia del dolore.
Salve, sono Anna ho 45 anni a maggio 2015 mi sono operata di microdiscectomia c5-c6 anteriore con impianto cage in peek, la forza al braccio destro è tornata subito, ma il dolore è tornato dopo 20 gg dall’operazione con una forte scossa dal collo fino al pollice della mano dx, e da li il dolore nn è più sparito, nonostante gocce di contramal, laroxil e x ultimo lyrica.
Ora che è arrivato il freddo il dolore al collo è aumentato irradiandosi dietro alla nuca . Ho rifatto ciclo di cortisone ma ha solo alleviato un po’.
Possibile che dovrò convivere con questo dolore? Cos’altro posso fare x stare meglio?
Dimenticavo, ho un’altra profusione a livello c4-c5 con impronta midollare, può essere questo a causare ancora dolore? Grazie per il suo tempo.
Il dolore può essere una complicanza postoperatoria. Quello comparso dopo 20 giorni sembra legato alla ridice nervosa dipendente dall’intervento. Il trattamento dovrebbe essere quello con Lyrica o palexia ma a dosi aduguate, Quello al colo potrebbe essere una contrattura che potrebbe trarre beneficio da massaggi o interventi specifici di tipo riabilitativo. Si può rivolgere ad un fisiatra per valutare la situazione.
Buonasera, son passati già 12 gg dall’intervento di discectomia percutanea sx l4-l5 effettuato per risolvere un dolore che si irradiava dal gluteo sx fino al polpaccio sx e tendeva ad aumentare con il mantenimento prolungato della posizione eretta.
Ad oggi però le sensazioni sono le stesse ante intervento. La dinamica del fastidio/dolore è rimasta la solita.
E’ possibile che il dolore che ancora avverto sia legato soltanto al perdurare dello stato di infiammazione a livello del nervo, anche se la causa ( il contatto con l’ernia) è stata rimossa?
Per accelerare la rimozione dell’infiammazione, può essere consigliabile una cura di antinfiammatori? Se si quali sono quelli più idonei?
Grazie.
Gentile Sig. Angelo, mi scuso per la risposta tardiva, comunque la rimozione della compressione erniaria raramente si traduce in una completa ed immediata risoluzione dei sintomi, soprattutto dolore. Infatti alla condizione infiammatoria, che di per se produce dolore, si somma la “sensibilizzazione” del sistema nervoso centrale che amplifica il dolore. Per questo possono essere utili non solo i classici farmaci antinfiammatori ma anche i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale diminuendo questa sensibilizzazione; esempi sono la gabapentina, pregabalin, o oppiacei di varia potenza (trampolo, ossicodone, tapentadolo, etc.). La risposta ovviamente si basa solo sulle poche righe che mi ha scritto e il consiglio è sempre di rivolgersi comunque al suo medico di riferimento.
Buongiorno Dottore sono Simone,
volevo chiedere se a distanza di un anno e 3 mesi dalla mia operazione di discectomia c5-c6 con applicazione di un cage, posso ritornare in palestra e tornare a fare movimento e pesi come ho sempre fatto? o se ci sono dei movimenti o delle posizioni che dovrei evitare assolutamente?
La ringrazio molto
cordiali saluti
simone
Non avendo menzionato il tipo di Cage impiantato non posso rispondere alla sua domanda. In linea generale comunque nei primi tre mesi e fino alla completa integrazione delle placche di alcuni sistemi è bene evitare la iperestensione del capo e lo jogging. Nel suo caso siamo ad oltre un anno e presumo sia possibile riprendere la sua attività sportiva pressoché completamente
Salve, a dicembre ho subito un intervento di discectomia L4-L5 dopo il fallimento delle terapie farmacologiche e fisioterapiche e dopo l’esito dell’elettromiografia che mostrava denervazione nel gastrocnemio. Subito dopo l’operazione ho avuto dolori fortissimi che, inizialmente si credevano dovuti all’operazione e per questo ho fatto una cura massiccia di cortisone. Al termine, i dolori (che hanno sempre interessato la gamba) sono ricomparsi. Il neurochirurgio mi ha sottoposto ad un ciclo di 10 infiltrazioni di ozono, anche queste fallite. Ora mi ha prescritto 20 sedute riabilitative che comunque non stanno dando frutti data la presenza costante del dolore quando cammino e quando sono in piedi. Dall’operazione ho recuperato solo parzialmente i deficit della gamba interessata. Molti movimenti mi sono ancora preclusi. Vorrei sapere a cosa è dovuto tutto ciò.
Grazie per il suo tempo.
Da queste poche righe non è facile inquadrare il problema. Il recupero motorio può richiedere molto tempo, in questo caso anche qualche mese se il danno del nervo è stato solo parziale. Per il dolore ci potrebbe essere una condizione irritativa trattabile con farmaci specifici. Sarebbe importante sapere le caratteristiche del dolore per capire bene l’origine. Per la riabilitazione può rivolgersi ad uno specialista fisiatra che la può indirizzare in modo specifico. Il trattamento riabilitativo va personalizzato in base alla valutazione clinica e il trattamento può essere differenziato sulla base di questo.
Buongiorno Esimio Professore inizio presentandomi sono Nico un ragazzo di 37 anni alto 1,88 cm con un peso di 77 kg.. Il giorno 29 febbraio bensi 4 giorni fa ho subito presso l’ospedale San Carlo di Potenza un intervento chirurgico in anestesia totale di microdiscectomia per Voluminosa ernia L4-L5 mediante approccio interlaminare sinistro, aggiungo che l’operazione è durata piu del previsto perchè la suddetta ernia era incalanata sotto i nervi. All’entrata in ospedale avevo un dolore fisso al gluteo sinistro e la mia postura era inclinata verso destra comunque il sintomo descritto era al quanto tollerabile anche perchè da 10 giorni assumevo 2 compresse il Gabapentin al di, Dopo questa breve premessa avrei alcune domande da porle anche perchè nel suddetto ospedale il povero rapporto che si instaura tra paziente e staff sanitario lascia molto a desiderare e quindi le risposte avute da loro alle mie domande sono state sempre assai vaghe. Ieri in data 3 marzo sono stato dimesso in modo forzato con i seguenti sintomi; Dolori atroci e lancinanti ad entrabi gli arti inferiori che prima dell’intervento nn avevo mai accusato accompagnati da scosse che si scatenano al minimo movimento anche a letto irradiandosi dalla zona lombare ai glutei percorrendo tutta la parte posteriore della coscia fino a dietro il ginocchio insomma lungo tutto il tratto dei nervi sciatici, febbre intorno ai 37,5 gradi.
Le chiedo:
1) Secondo la Vostra infinita esperienza è normale accusare questi severi dolori descritti ed è normale secondo Lei che sono stati trattati solo con del semplice paracentamolo.
2) Mi hanno detto di stare sempre a letto e se prorio devo alzarmi per andare al bagno lo devo fare con il bustino lombare fino alla rimozione dei punti fra 6 giorni e la cosa giusta.
3) Le volevo chiedere se nel letto devo assumere sempre la stessa posizione supina o posso girarmi anche di lato visto che provo un po di sollievo in quest’ultima posizione.
4) Oltre all’antibiotico Augmentin da assumere 3 volte al giorno posso prendere qualcos’altro di più consistente invece della tachipirina per questi tremendi dolori descritti.
Sperando in una vostra risposta le porgo Distinti Saluti.
Gentile Sig.Bove, con questa sintomatologia post-operatoria deve far diretto riferimento al neurochirurgo che conosce bene l’intervento effettuato. La condizione postoperatoria precoce può essere dovuta ad una condizione Irritativa Postoperatoria, se dovesse perdurare deve farsi controllare. Per le posture, bisogna cercare di tenere quella che da meno dolore per evitare la sensibilizzazione, oltre al paracetamolo può aggiungere la gabapentina che già prendeva prima dell’intervento a dosi adeguate (900 / 1200 mg al giorno). La risposta ovviamente si basa solo sulle poche righe che mi ha scritto e il consiglio è sempre di rivolgersi comunque al suo medico di riferimento.
Buongiorno dottore sono Gerardo,ho 47 anni e il 25 marzo2015 sono stato operato a ernia discale l4-l5 fibrosi cicatriziale l4-l5,stenosi del canale vertebrale lombare da l2 a s1 stenosi dai recessi laterali e dei forami intervertebrali l2-l3,l3-l4,l4-l5 e l5-s1.
Si è quindi proceduto ad un intervento di erniectomia l4-l5, rimozione del tessuto cicatriziale,ricalibra tura del canale vertebrale lombare,con tecnica microchirurgica endoscopica.
Prima dell’intervento riuscivo a fare 50 m e avevo tutte le gambe che mi si informicolavano.
Dopo questo intervento ho migliorato i 50 m ma ho peggiorato nel modo di camminare (gobbo) il medico mi ha subito rivisitato dopo pochi mesi e il 14 ottobre 2015 mi ha rioperato e mi ha trovato un’ernia discale l3-l4 e si è proceduto ad un intervento di erniectomia. Sono stato molto bene subito per i primi 15/20 gg dopo mi sono tornati alcuni sintomi simili a quelli precendeti,per stare dritto avevo le gambe curve,riuscivo a camminare per 200/250 m poi sentivo il bisogno di sedermi,facevo fatica ad allacciarmi la camicia. A quel punto mi sono rivolto ad un altro dottore e solamente sentendo queste problematiche mi fece fare una RM alla colonna cervicale il 15-12-2015.
Dalla RM mi trovarono una stenosi del canale vertebrale lombare da c3-c4 e il modello cervicale presenta a livello c3-c4 e c5-c6 sfumata alterazione di segnale da sofferenza midollare.
A questo punto ho chiesto consigli sia al primo medico sia al secondo ed entrambi mi suggerirono di operarmi al più presto possibile se non volevo rimanere paralizzato (vorrei segnalare che il primo medico si offese per la mia seconda visita da un altro dottore)
Il 29-02-2016 sono stato sottoposto ad una anestesia tenerla ad intervento di microdiscectomia e osteofitctomia per vista antero-laterale di a livello c3-c4,c4-c5 e c5-c6. Artrodesi Co Cage PCB sinthea e viti 16 mm. Oggi sto portando il collare per 30 gg,sto già molto meglio e per il mio futuro volevo chiederle se devo andare da un fisiatra per rimettermi in forma al 100% o ascolto il dottore?
Perché vuoi dottori ve la prendete se andiamo a sentire alti consigli ?
Grazie.
Gerardo
Gentile Sig. Mantovan, vorrei sapere se ha disturbi urinari (urgenza di andare al bagno o tendenza ad andarci spesso senza la sensazione di svuotamento). Inoltre vorrei sapere se ha dei “crampi” muscolari, anche notturni o durante il cammino. Questi sintomi possono essere secondari all’interessamento del midollo cervicale. Comunque lei necessita di una specifica valutazione e il fisiatra la può aiutare nel definire uno specifico progetto riabilitativo che possa riguardare non solo la diminuzione del dolore ma migliorare il cammino e la sua autonomia in generale.
Buonaseras Dott., mi chiamo luigi Benedetti dalla provincia di Venezia il giorno 05/04/2016 verrò sottoposto ad un intervento chirurgico in discectomia l4 l5 , volevo sapere quanto tempo durerà la degenza a casa , e che tipo di riabilitazione dovrò fare .
grazie .
Gentile Sig. Luigi, la tempistica della convalescenza dipende dalla gravità dell’ernia e dal tipo di intervento. In genere, in una prima fase, occorre fare attenzioni a movimenti estremi che sottopongono la colonna lombare a eccessivo carico. Successivamente è utile una riabilitazione da definire in maniera specifica per il su caso. A questo fine è utile la valutazione di un fisiatra per definire il progetto riabilitativo individuale.
buongiorno sono giuseppe ho fatto intervento l5 s1 con impianto a dicembre 2016 sono 2 mesi che sto facendo riabilitazione va molto meglio a livello di mobilita sencondo me ci vogliono almeno sei mesi per aver un buon risultato
Gentile sig. Giuseppe, come lei sta constatando la riabilitazione può essere molto utile. Definire a priori una durata non è possibile perché c’è una variabilità individuale molto importante. L’unico modo per definire il programma e la tempistica ottimale è riferirsi allo specialista in medicina fisica e riabilitativa, il fisiatra, per definire al meglio il suo progetto riabilitativo individuale.
buonasera sono polacca e mi scuso di eventuali sbagli nella scrittura. due settimane fa sono stata operata di ernia disco l5 s1 . poco prima del operazione ho perso sensibilita dietro la coscia gluteo e meta di parte intime, dopo intervento tutto dolore sparito. mi sento benissimo . pero mi preoccupa la mia mancanza di sensibilita, non e tornata ancora , ho letto tanti casi, e tutti sono diversi , dottori dicono che ci vuole tempo, io chiedo perfavore, vorrei avere qualche certezza, mi spaventa il fatto che non torno piu come prima. vorrei chiedere una risposta abbstanza chiara. la mia sensibilita ,,tornera o non tornera, di cosa dipende. cosa dovrei fare perla tornare, esiste qualche esercizio o farmaco, potrei avere una vita normale come prima, e la mia vita sessuale. come sara
Gentile Elisabetta, il fatto che la sensibilità sia stata persa poco prima dell’intervento ci fa essere ottimisti rispetto al recupero. E’ probabile che recupererà la sensibilità ma occorre tempo che può essere qualche settimana fino a qualche mese. Le consiglio comunque di tornare ad avere da subito una vita normale. La risposta ovviamente si basa solo sulle poche righe che mi ha scritto e il consiglio è sempre di rivolgersi comunque al suo medico di riferimento.
Buongiorno Dottore, 6 mesi fa ho subito discectomia L5-S1 con installazione di fissatore vertebrale Aspen. La sciatica che mi affliggeva, per un’ernia che andava avanti da quasi un anno e mezzo, sembra risolta. Resta un fastidio nella zona lombare a giorni alterni con cui spero di scendere a patti.
Quello che mi preoccupa è una parestesia alle dita del piede destro, un po’ sotto la pianta e sulla facciata esterna del polpaccio che proprio non ne vuol sapere di andare via. Sto cominciando a pensare che non ci sia niente da fare. E’ ancora possibile che i nervi recuperino visto che sono passati 7 mesi dalla comparsa delle prime parestesie e 6 dall’intervento? Sto assumendo Nicetile 500.
Gentile Sig. Giacomo, le parestesie/ipoestesia alla pianta del piede sono indice di interessamento della prima radice sacrale (S1) e può essere l’esito della compressione ernaria. In linea teorica fion ad un anno si possono avere dei miglioramenti con apie variazioni individuali che dipendono anche dalla gravità della compressione.
Buongiorno dottore in data 18 maggio 2016 sono stato operato a ad una discettomia dx L4-L5 espulsa.
Già da dopo l’intervento non ho avuto più nessun dolore però da alcuni giorni mi è comparso un po’ unl fastidio dolore al gluteo dx e al ginocchio dx. ..Compare solo quando sono a letto e di notte, Durante la giornata faccio un po’ di movimento ( camminate per almeno 30/40 min come da prescrizione del chirurgo) non provo nessun dolore ad eccezione di quelli muscolari dovuti al troppo tempo che sono rimasto fermo.
È’ un dolore normale per il decorso post operatorio?
Forse cammino troppo ? Devo fare più riposo?
Sono un po’ preoccupato ho il terrore di ricominciare l’inferno che ho passato gli ultimi 8 mesi.
Grazie cordialità
Non si può escludere una parziale recidiva, io consulterei comunque il neurochirurgo, cercherei di ridurre il cammino.
Grazie 1000 dott. Zampolini è da un paio di giorno che non ho più il dolore che le avevo descritto, Ho il controllo con il neurochirurgo il 20/6 comunque come da suo consiglio ti ridurrò il cammino.
Grazie cordialità
Grazie 1000 dott. Zampolini è da un paio di giorno che non ho più il dolore che le avevo descritto, Ho il controllo con il neurochirurgo il 20/6 comunque come da suo consiglio ti ridurrò il cammino.
Grazie cordialità
Buongiorno dottore ho fatto L intervento di erniectomia e discectomia l4/l5 il 1 giugno dopo mesi e mesi di dolore al gluteo , irradiato verso tutta la gamba sinistra , culminato con il blocco totale a letto e schiena piegata X un mese tipo gobbo di notre dame . Subito dopo L intervento il dolore alla gamba è sparito .Sto seguendo tutte le indicazioni( 30 gg di riposo senza sforzi , busto in piedi , camminate ecc ecc ) solo che da qualche giorno , dopo 8/10 dall Intervento comincio a sentire uno specie di “morso” sotto il gluteo sx.. È sinceramente mi preoccupo molto… Il dolore X ora è sopportabile, riesco a camminare e dormire , anche senza antidolorifici ma vorrei sapere se ciò fa parte del recupero .. Se posso star tranquillo , o se sono già in recidiva dopo così poco dall intervento.. Io ho la visita di controllo al 30/6 .. Mi consiglia di farmi sentire e vedere in reparto prima o aspetto il recupero ? La ringrazio in anticipo X L attenzione .
Non si può escludere una piccola recidica, non so quanto sta camminando, a volte può essere da un sovraccarico precoce della colonna. Io ridurrei un pò l’attività di cammino se eccessivo e vedere se la situazione migliora in modo da dare informazioni al prossimo controllo.
Grazie X il consiglio e per L attenzione
salve dottore le scrivo con le lacri me agli occhi..e un periodo nerissimo mio padre e stato operato due settimane fa diagnosi : spondilodistesi a L4 L5 intervento : artrosi L4L5 con viti transpeduncolari e barre per via cutanea.
mio padre non sentiva più la gamba sinistra si è operato per questo adesso a distanza di 2 sett e peggiorato tantissimo il dolore e lancinane e si èesteso anche nell altra gamba che era buona..in più siamo ritornati in ospedale e il medico a visto del gonfiore anomalo che vedo anch’io proprio sulle cicatrici..ha chiesto una radiografia che attendiamo di farr e va avanti con toradol che ormai non fa più effetto..perché è andata così hanno sbagliato..posso chiederle cosa ne pensa?
Bisogna escludere eventuali complicanze post-intervento, nell’altra gamba c’è solo dolore o anche diminuzione della forza ?
grazie intanto per aver risposto in entrambe le gambe c e dolore e bruciore forte e si è molto debole riesce a stento a fare pochi passi…la schiena sente come se si spaccasse…abbiamo fatto la radiografia ma il medico ha detto che non c è niente di strano. ma hanno deciso comunque di ricoverarelo domani e fare una Tac…spero che trovino il problema non può andare ancora avAnti così.
Buona sera !
Ho fatto intervento per due ernie cervicale c4_c5e c6_c7 (cange) 10 mesi fa. Dopo 4 mesi avevo fatto risonanza , mi e stato detto che e tutto aposto. Da quando e iniziato caldo ho dolori soto la spalla qualche volta anche nel bracio.facio massaggi e un po di movimenti. E normale avere dolori dopo 10 mesi e ,po esere da colpa di caldo o fato che sono stata a sole? Grazie
Non c’è correlazione con il caldo e i sintomi da lei riferiti. Monitorizzi l’andamento nel tempo, verosimilmente si risolveranno spontaneamente e in pochi giorni. Se invece dovessero persistere e qualora si dovessero manifestare distrurbi motori (riduzione di forza) è opportuno farsi valutare dal Neurochirurgo.
Buonasera
A seguito di una anamnesi che presentava una cervico-brachialgia con ipostenia ai muscoli del tronco destro (pettorale e dorsale) e al braccio destro (tricipite), ho eseguito RM cervicale e EMG
La RM cervicale ha evidenziato una ernia cervicale C3-C4 (a quanto pare asintomatica), lievi protrusioni C6-C7 e C7-D1.
L’elettromiografia ha rilevato una Radicolopatia C7 dx, modesta denervazione del dentato dx postero-inferiore, segni di denervazione al tricipite destro (reclutamento intermedio)
Il problema è comparso tre settimane fa…
Allo stato attuale i dolori, durati solo per i primi 5 giorni, sono scomparsi… nessun formicolio nè deficit sensitivo, nessuna fascicolazione… nessuna terapia antidolorifica è stata intrapresa, essendo il dolore sopportabile nei primi giorni. Il nicetile è l’unica terapia in corso al momento.
Purtroppo però permane il deficit di forza (ipostenia), allo stato attuale l’unico sintomo apprezzabile… Sono un bodybuilder e mi sono accorto in palestra, eseguendo i normali esercizi di spinta (panca piana) e tirata (trazioni alla sbarra verticali) di aver perso almeno il 60% di forza nei muscoli del tronco destro e del braccio destro coinvolti negli esercizi suddetti… Il che implica un reclutamento incompleto del pettorale destro, del dorsale destro, e del tricipite destro (quest’ultimo evidenziato anche dalla EMG).
Il deficit di forza mi impedisce di allenarmi allo stato attuale.
Sono in attesa di visita specialistica presso un neurochirurgo.
La domanda che pongo in questa sede è la seguente:
Posso aspettarmi un completo recupero (100%) della funzionalità, del reclutamento muscolare dei muscoli attualmente sofferenti, e quindi della forza muscolare originale, ricorrendo ad una terapia conservativa, oppure, dati i segni di denervazione, ascrivibili alla radicolopatia C7 da compressione radicolare, il recupero della forza può essere sperabile solo ricorrendo alla chirurgia cervicale???
In altri termini:
se l’origine dell’ipostenia è una compressione radicolare da protrusione cervicale che causa radicolopatia, il recupero della forza è possibile senza l’intervento chirurgico???
grazie
salve avevo scritto poco tempo fa di mio padre che ha subito un intervento a giugno :spondilodistesi a L4 L5 intervento : artrosi L4L5 con viti transpeduncolari e barre per via cutanea.
pultroppo ha ancora dolore fortissimo in entrembe le gambe che gli bruciano sembra che non ha più forze per muoverle e camminare.. la schiena gli fa malissimo non c è neanche una posizione in cui può trovare sollievo..dalla ferita perde ancora del liquido e i doťt stanno curando l infezione con l antibiotico..dalla tac e dalla risonanza fatta in questi giorni non hanno trovato nulla di strano quindi perché continua a soffrire cosi?? il dolore lo sta uccidendo e i dott dicono che non sanno che fare e dobbiamo attendere che la schiena si assesta. .e così?? da stasera gli daranno il Tiobec dol compresse..per noi non è normale tutto questo stiamo perdendo tempo??lui non c è l ha fa più..
Salve, sono stata operata 8 mesi fa per un’ernia discale C5-C6 con inserimento di cage intersomatica di tipo Spinaway. Ho 50 anni, non sono in sovrappeso e 20 anni fa sono stata operata per una stenosi lombare da L3 a S1 + un’ernia L4-L5 (senza posizionamento di alcuno stabilizzatore e con un recupero funzionale pressochè totale per 20 anni). Con una RM dorsale eseguita in occasione di questo intervento cervicale perchè oltre ad una brachialgia sinistra importante avevo anche moltissimi dolori dorsali alti, sono state trovate anche tre protrusioni dorsali (T1-T2/T2-T3/T6-T7) ed un’ernia T10-T11 con lieve impronta sul canale midollare.
A 8 mesi dall’intervento cervicale la brachialgia è scomparsa del tutto e anche le parestesie che avevo ad entrambe le braccia si sono notevolmente ridotte. Restano i dolori dorsali che sono forti, continui, quotidiani e piuttosto invalidanti. Secondo il Neurochirurgo che mi ha operato si tratta ancora di esiti post-operatori, la RM di controllo va bene ma certamente evidenzia una colonna piuttosto problematica. Nel frattempo sto facendo una fisioterapia posturale Mezieres, nuoto (solo stile libero e dorso) e cammino.
Accetto ogni tipo di limitazione dettata dalla sfortuna di questa patologia, ma questi dolori dorsali mi stanno perseguitando e non sono molto “accettabili”. Sono anche resistenti a terapie farmacologiche e solo con un Tramadolo ogni tanto (troppi effetti collaterali!) riesco a respirare per un paio di giorni.
Secondo voi cosa altro potrei fare? Cosa consigliate?
Salve ho 30 anni ed ho scoperto di avere due protrusioni lombari l4-l5 ed l5-s1 ed un disco dorsale disidratato in d10. Dopo riabilitazione di due mesi la lombosciatalgia è passata. Quanto devo preoccuparmi per la situazione del disco dorsale disidratato? Se correggo la postura il disco riesce a reidratarsi? Gli integratori a base di glucosamina riescono a migliorare la situazione del disco dorsale?
Grazie in anticipo
Salve,da diversi anni soffro di dolore cronico alla lombare.
Dopo rm si riscontra ridotta ernia l4-l5 e protusione l3 -l4.
Facci moltissimi km con la macchina ed un gg il dolore è aumentato ed dopo una visita dal fisiatra mi è stato consigliato un ciclo di 10 terapia con ozono che ha ripreso la situazione all’ottanta %. Purtroppo dopo meno di 6 mesi ho riavuto una ricaduta ma purtroppo al secondo ciclo di ozono non sto più avendo benefici sensibili.
Ho formicolio alle gambe anteriormente e bruciore tra ano e testicoli ,dolori tipo pressione alla parte bassa della schiena e dolore e bruciore sino al cogice.
Mi trovo a dover fare una scelta su quale altra terapia optare ,ovvero ozono con tac più invasiva? Intradiscale o no?
Meglio una discectomia con laser?
Oppure direttamente intervento chirurgico classico?
Grazie
Alessandro
salve mi hanno fatto una riduzione ernie lombali l4-l5 ed l5-s1 con discectomia laser ,e trattamento del nervo sciatico con radiofrequenza,il dottore mi ha detto che tutto è andato bene, ma io a distanza di 20 giorni dall’intervento ho ancora problemi alla sciatica gamba dx e il piede dx con dita intorpidite e addormentate, è normale tutto questo cosa devo fare è vere che il recupero per come mi è stato detto è di gg 60 non so piu’ a cosa credere – grazie
Spero che ora le cose vadano megli rispetto al 24 novembre, in effetti 20 giorni sono ancora pochi per allarmarsi a meno che la sintomatologia diventa ingravescente, caso per il quale occorre contattare il chirurgo per una valutazione.
Salve , volevo chiedere un consiglio
Mi chiamo fabiana e ho 32 anni peso 67 kg x 165 cm.
Il 19 novembre sono stata operata a una voluminosa ernia al disco L5-S1 + Cauda equina .
I mal d schiena nn sono mai andati via del tutto e ho ancora ttt la gamba e il piede sinistro e la zona genitale addormentato. Ho un ridotto spazio di ampiezza anche alla L4-L5 e una lordosi lombare e cervicale. Dall ospedale mi hanno dimesso dicendo d stare 30 giorni a riposo assoluto.
Io però in questa fase post operatoria nn so se devo contattare un fisiatra o un ortopedico per curare la lordosi e cercare di evitare fuoriuscite di altre ernie.
Mi può consigliare?
Aspetto cn ansia una risposta
Grazie
Mi scuso per la tardiva risposta. In una prima fase è giusto stare a riposo, successivamente è importante una valutazione fisiatrica per valutare aspetti posturali che potrebbe essere la base dei sturbi alla colonna.
Salve, mi è stato fatto intervento chirurgico martedì scorso per ernia c5 c6 con bryan, oggi sono a casa ma ho dolore forte a tutto il rachide e le braccia, è normale?
Da quello che descrive potrebbe trattarsi di una contrattura muscolare post-operatorio. Se il quadro clinico non tende al miglioramento occorre contattare il chirurgo in primo luogo. Per la valutazione del dolore e della contrattur può contattare un fisiatra per valutare cosa fare.
Buonasera, sono stato operato in data 01/12/2016 di ernia dicale 26/27 più rimozione di osteofiti ed è stato introdotto un cage. Prima soffrivo di dolore alla scapola destra e braccio dx con impaccio alla mano e una forte sensazione di instabilità. Ora a distanza di quasi 20 gg il dolore al braccio è quasi scomparso ma l’instabilità è aumentata molto ed è una sensazione molto brutta, avrei preferito il dolore. Potrebbe essere peggiorata per il collare che sto portando 24/24 e che devo portare per 40 gg ? La ringrazio molto …
La sensazione di instabilità potrebbe essere dovuta alla diminuzione di afferenza propriocettiva per la diminuita mobilità. Un’altra ragione è che l’accorciamento a scopo antalgico di alcuni muscoli rispetto ad altri. Questo provaca uno scompenso nella funzionalità della spalla. Un’altra cosa da escludere è la lesione dele radici nervose che trasmettono la sensazione della posizione della spalla, in questo caso ci dovrebbe essere una diminuzione della sensibilità nell’arto superiore. In definitiva suggerisco di farsi valutare da uno specialista medico in medicina fisica e riabilitazione (Fisiatra) per valutare uno specifico progetto riabilitativo.
Buongiorno sono Francesco ho 45 anni,sono stato operato per astrocitoma intramidollare D1-D3.Fortunatamente si trattava di pilocitco la forma più benigna .Da 4 anni del tumore non vi è più traccia ma si sono create visti i ripetuti interventi (10)delle profonde aderenze che mi portano lentamente a un costante peggioramento sia nel deambulare che negli sfinteri.Ci tengo a precisare che l’ultimo intervento risale a 4anni fa Volevo chiedere se ci sono delle cure che possono in qualche modo aiutarmi o quanto meno rallentare questo mio continuo peggioramento .Grazie
Non so se ha mai fatto programmi riabilitativi, nel caso occorre farlo riferendosi ad un Fisiatra (Specialista Medico in Medicina Fisica e Riabiltiazione) per valutare gliobiettivi di miglioramento funzionale. Se non ha fatto una risonanza recente sarebbe comunque da ripeterla.
Dottore buona sera, il 7 dicembre sono stato operato di ernia cervicale c5-c6 con inserimento di Cage in peek riempito con sostituito d’osso!! Ad oggi ho dolore al collo dipende come lo muovo con un po’ di formicolio alla mano sinistra , mi chiedevo se questi disturbi rientrano nella norma e se passeranno
Con questi pochi elementi è difficile farsi un’idea, passato un mese con questa sintomatologia dovrebbe fare un controllo dal chirurgo che l’ha operato. Purtroppo ci possono essere diversi fattori che possno esprimere questa sintomatologi, da una semplice contrattura muscolare a problemi della colonna post-operatori
Buon giorno, cinque anni fa sono stata operata di ernia cervicale C5/C6 con posizionamento di came in titanio. Fino ad ora tutto bene, ma da un paio di mesi ho, in costante aumento, dolore come “pungere” sulla zona operata, con abbassamento della spalla destra, braccio destro, ora dolore sempre al polso destro e mancanza di forza sulla mano destra. Inoltre se dormo sul lato destro anche per poco tempo, dolore all’anca destra. Chiedevo se può essere legato alla came in titanio. Grazie
Considerato l’aumento del dolore e il peggioramento clinico progressivo andrebbe rivalutata la situazione clinica con eventuali indagini radiologiche. I problemi possono essere di vario tipo ma se c’è questo peggioramento va definita la causa.
La ringrazio molto, anche per la celerità della risposta. Buona giornata
Salve, sono stato operato il 18/01/2017 con intervento di discectomia L5-S1 con inserimento nello spazio discale di cage AVILA Medtronic 12 da 8 mm e stabilizzata mediante placca PIRAMID Medtronic 35 mm fissata con tre viti.
Oggi, ovvero ad una settimana esatta dall’intervento, continuò ad avere qualche linea di febbre (37,2-37,5), è normale o c’è da preoccuparsi?
Inoltre a volte, anche da steso, mi vengono delle violente fitte alla schiena che poi passano. Segnalo che attualmente non sto assumendo medicinali tranne paracetamolo per la febbre. Tutto ciò fa parte del normale decorso post operatorio? Entro quando tempo La febbre dovrebbe sparire? Tra l’altro alle dimissioni non mi è stata data nessuna indicazione su eventuale fisioterapia se non di indossare un corsetto semirigido x circa 30 giorni, poi graduale abbandono del corsetto e ripresa della deambulazione. Ma in questi giorni per quanto tempo e quando volte devo alzarmi?
Vi ringrazio per l’attenzione.
La febbre non è molto alta ma andrebbe valutata. Un modo semplice è fare l’esame ematochimico (del sangue) chiedendo emocromo e PCR in modo da vedere se c’è infezione. Per quanto riguarda la riabilitazione va personalizzata dopo una visita che le può fare un medico Fisiatra, Specialista in Medcina Fisica e Riabilitazione.
La ringrazio per la risposta. Ho fatto ieri l’emocromo e martedì ritirerò i risultati. Intanto da ieri la febbre è scomparsa il che mi lascia ben sperare che tutto proceda bene. Restano però le fitte notturne, molto violente ma fortunatamente durano pochi secondi. Questa notte ne ho avute circa 7/8. Sono normali? Grazie.
Dottore buona sera, il 7 dicembre 2016 mi sono sottoposto ad un intervento chirurgico ernia cervicale c5-c6 con Cage peek riempito con sostituto d’ osso, dopo la visita di controllo il neurochirurgo mi ha detto che potevo riprendere la mia attività lavorativa, dopo circa 4 gg lavorativi ho avuto dei dolori al collo lato sinistro come se fosse un torcicollo e formicolio al pollice sinistro, il neurochirurgo mi ha detto che è normale avere dei dolori visto che sono passati 66 gg dall’intervento mi ha fatto fare un ciclo di soldesam il sintomo si è allieviato ma persiste ancora, da premettere che il neurochirurgo non mi a prescritto alcuna fisioterapia da fare dopo l’intervento, può essere che questi disturbi siano causati dalla mancata fisioterapia?? Volevo sapere se era opportuno sottoporsi a fisioterapia e se i dolori a lungo andare possano svanire
Innanzi tutto mi scuso per il ritardo, in questi casi è opportuno sottoporsi a visita Fisiatric (Medico specialista in riabilitazione) per valutare eventuali contratturre o altri tipi di dolore in modo da pianificare, eventualmente, il progetto riabilitativo
Salve ho subito un intervento di dichectomia cervicale per stenosi e mielopatia c5 c6 c7 con inserimento cage e distanziatore in titanio 55 gg fa.Intervento andato bene oggi non ho piu collare da 10 gg movimenti del collo normali no dolori.Mi rimangono disestesie braccia e gambe presenti anche prima di intervento.Andranno via col tempo?posso iniziare un rinforzo muscolare considerando che ho perso il tono.
Non conosco la situazione della colonna prima e dopo l’intervento per cui è difficile dare un consiglio puntuale. Le parestesie ed eventuali spasmi è possibile che siano frutto di una piccola lesione midollare, se questo è i sintomi potrebbero rimanere a lungo. Esistono comunque farmaci che permettono di controllarli e esercizi che potrebbe essere fatti nell’ambito di un progetto riabilitativo dopo valutazione specialistica medico-riabilitativa da parte del fisiatra.
Salve ho 42 anni, dall’età di 14 anni soffro di lombosciatalgia, solo nel 2015 mi hanno prescritto una risonanza che evidenzia un ernia discale s1/l5 mi hanno sempre curato con dicloreum e cortisone, da febbraio ho avuto un attacco acuto che non ha risposto alla cura farmacologica, ho fatto la tecar, uso il busto sono stata a riposo,sono ricorsa al P.S. e infine ieri dalla guardia medica perché stremata dsi dolori e mi ha consigliato una visita urgente in neurochirurgia. Cosa che ho fatto stamane ,la risposta in attesa di una nuova risonanza , e visionando quella del 2015, mi ha messo in lista d’attesa per l’operazione, in quanto sono diabetica (tipo 1) e ipertesa con scompensi notevoli per il cortisone che ormai non mi da più benefici ,ma sono molto preoccupata per l’operazione ma il medico dice che con questi problemi non potendo fare queste terapie soprattutto il cortisone per evitare tanti danni è l’unico rinedio .potreiavere un parere grazie.
Mi scuso per la risposta tardiva, spero che abbia risolto il problema. Sicuramente è corretto farsi valutare dal neurochirurgo per valutare l’entità della compressione e pianificre l’eventuale intervento.
Buongiorno, sono stata sottoposta lo scorso settembre a un intervento di ernia tra c5 e c6. artrodesi cervicale con approccio anteriore, decompressione del canale vertebrale, asportazione di disco,fusione 2 vertebre, e inserimento di cage in week, alla mia richiesta al neurochirurgo mia è stato detto che non dovevo portare nessun collarino e fare nessun tipo di riabilitazione.. A distanza di mesi ho rifatto le lastre e sembrava tutto a posto, ma a causa di forti dolori mi sono rivolta al fisioterapista dove ho fatto tens e laser e a distanza di tempo sono stata meglio.Adesso il dolore è tornato più forte che mai, mi prende collo spalla , fino al gomito, faccio la cassiera e credo questo non aiuti, ma non so cosa fare più che prendere antidolorifici.
Gentile Signora, credo che debba rivolgersi ad un Fisiatra (specialista medico in Medicina Fisica e Riabilitativa) per valutare il problema, fare trattamento farmacologico e manipolazioni che, eventualmente, potrà indicare di rivolgersi al fisioterapista se necessario.
Salve
le scrivo dalla Norvegia dove mi sono sottoposto d urgenza a una emilaminectomia l3 l4 e l4 l5 causa sonnolenza della gamba ,con dropfot successivo e sonnolenza dei glutei inclusa una ritenenza urinaria e una certa stipsi.
Intervento riuscito secondo il chirurgo , ma a 13 giorni dall operazione tutti i sintomi preoperazione rimangono, e perfino mi sembra che il bruciore al dorso del piede è aumentato.
Ho chiamato l Ortopedico ieri e mi dice che non vede ne peggioramenti ne miglioramenti ,mi dice che facciamo un rm fra 2o 3 sett. e che è ancora presto per dire se ci sono danni permanenti.
Preciso che che sto prendendo prednisolon 40 mg al giorno per 5 giorni poi scalo a 20 mg per qualche giorno come suggeritomi da un medico.
Altre medicine come il tramadol che mi hanno prescritto prima e dopo l operazione ho smesso dibprenderle in quanto non mi danno giovamento mi pare.
Cosa mi consiglia per questi dolori al piede e addormentamento della zona pelvica ?
La ringrazio sinceramente
Gentile Miriam, essendoci stata una compressione importante a livello lombare il recupero potrebbe essere anche non rapidissimo. Per le parestesie al piede ci sono farmaci utili che possono diminuire il fastidio come il pregabalin. I tempi di recupero dipendono dall’entità della compressione e dalla sua duurata.
La ringrazia per la pronta risposta.Saluti
Salve,
Ho 35 anni e mi è stata diagnosticata un’ernia c5/c6 estrusa e migrata in basso. Non ho dolore al collo ma solo al braccio sinistro (con formicolio) fino all’indice/medio.
Il dolore non è presente da sdraiato.
Purtroppo il dolore manifestatosi già 8 mesi fa dietro la spalla è stato scambiato dal fisiatra per una contrattura, quindi solo ora ho fatto una risonanza.
Sono infatti a letto da 3gg.
Mi chiedevo, trattandosi del primo episodio di dolore al braccio, se i trattamenti farmacologici o la ozonoterapia potessero evitarmi l’intervento.
GRAZIE
Bisogna essere sicuri che non ci sia un interessamento diretto del midollo. Segni di questo interessamento possono essere disturbi vescicali (urgenza di urinare, spasmi alle gambe soprattutto notturni). In questo caso occorre riferirsi subito al chirurgo. Se c’è solo interessamento del arto superiore occorre vedere come il dolore influenza la qualità della vita. Se è sopportabile si può aspettare altrimente va valutata la possibilità di ernectomia. Per l’ozono terapia ci sono dati a favore dell’utilizzo. Inoltre le contratture possono essere presenti come conseguenza della brachialgia.
Buongiorno 10 giorni fa ho subito un intervento di rimozione di un’ernia all’altezza l5s1 espulsa e migrata (che comprimeva il nervo sciatico provocando dei dolori che costringevano a lunghi periodi di riposo nonché a cure con anti infiammatori e cortisone ) con sostituzione del disco e staffa. Subito dopo l’intervento sono stata benissimo dolori spariti intervento riuscito benissimo a detta del neurochirurgo.tornata a casa ho cominciato ad avvertire formicolio alla gamba sinistra e poi successivamente un fastidio che prende tutta la gamba e mi sembra più nervoso.che muscolare.il neurochirurgo mi ha dato cortisone per una settimana per vedere come va. Volevo chiedere se è un dolore normale per il tipo di intervento.grazie
Gentile signora, è difficile diagnosticare l’origine con questi pochi dati. Potrebbe dipendere da qualche complicanza postoperatoria ma anche da altre cose. Credo che l’atteggiamento del neurochirurgo sia corretto, trattamento medico e successivi approfondimenti diagnostici in caso di non risoluzione del problema.
Cordiali saluti
Buongiorno,
ho 36 anni e sono stata operata 3 mesi e mezzo fa per enia l3l4 espulsa (e CALCIFICATA) con microdiscectomia, dopo un anno di dolori altalenanti e 6 mesi infernali. Ad oggi ho ripreso le mie attività quotidiane (lavoro in ufficio) e faccio camminata, cyclette, idrochinesiterapia e rinforzo del core. Ho ancora, se mi affatico, un residuo di sciatalgia (ho rifatto emg, non vi è più denervazione attiva come prima ma sciatalgia cronica su l5) e alle volte ho come delle fitte di un istante nella zona lombare, in senso orizzontale. Ho rifatto rmn, che evidenzia appiattimento del disco operato e lieve protrusione, oltre una microerniazione su l4l5 e protrusione su l5s1. E’ normale sentire ancora questa sciatalgia (mai a riposo, solo affaticandomi) e le fitte lombari, che avvengono solo in caso di movimenti bruschi? Non capisco se sono di origine muscolare o articolare… ma non essendoci ernie com’è possibile? altra domanda: quando potrò riprendere l’attività sportiva vera e propria (ballo)?
grazie!
Gentile Signora angela, è difficile capire la condizione clinico-funzionale da queste poche parole ma possiamo dire che non è infrequente questa condizione post-operatoria. Le “scosse” sono indice di irritazione del nervo e del midollo spinale, l’affaticamento potrebbe essere legato alla neuropatia residua. Il dolore da carico dovrebbe essere articolare. La differenza è importante perchè il dolore articolare si tratta con farmaci diversi dal dolore neuropatico. Non menziona la riabilitazione, non so se abbia fatto qualcosa. Comunque sia la strada che suggerisco è quella di sottoporsi a visita specialistica Fisiatrica (Medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa) per valutare le cause del dolore e la necessità di uno specifico programma di fisioterapia.
Grazie x il riscontro. Sì ho fatto idrochinesiterapia, cyclette, camminate e core stability.. noto che i dolorini alla gamba aumentano quando sforzo… a breve comunque farò visita di controllo. È soprattutto la ripresa del ballo che vorrei, perché grazie al Cielo ho ripreso le mie attività quotidiane salvo qualche fastidio.
Buon giorno sono Daniele.Una settima fa sono stato operato di ernia L5 S1 intervento discectomia , volevo chiedere se è normale ancora avere dolore al nervo e alla gamba la dove sono stato operato per togliere l’ernia e quanti giorni ancora devono passare perché sono preoccupato .
Grazie
il primo periodo dopo l’intervento può essere normale avere ancora dolore potendo permanere la condizione infiammatoria. E’ importante vedere la tendenza del dolore, se tende a diminuire è positivo ma se tende a peggiorare va ricontrollato dal chirurgo che ha effettuato l’intervento.
Buongiorno 4 giorni fa mi sono operato a un ernia cervicale c5 c6 con inserimento di cage ho forti dolori a deglutire e dolori alle spalle e scapole e ho un senso di sbandamento può essere normale visto che sono passati solo 4 giorni grazie per la risp
Questa condizione può essere anche normale ma chieda al chirurgo che conosce nel dettaglio il tipo di intervento e può fornirle indicazioni più precise.
Buongirno.Mi chiamo Sefik e ho 45 ani.Da febraio di questo ano soffro di una cervicobrachialgia sinistro con irradiazione all superficie esterna del braccio e avambraccio.Questa diagnosi accertata dopo rmn eseguita circa inizio marzo che Rmn ;ipolordosi cervicali,ernia c6 c7 e c4c5
Fatto la prima visita neurochirurgica dal primario mi e stato proposto intervento chirurgico per l’ernia tra c6c7.Ho fatto un altra visita nurochirurgica da un altro specialista e lui mi ha risposto che l’ernia non e operabile.Mi ha fatto una cura antinfiammatoria,la tacerterapia e ginnastica.Tutto questo senza risultato benevole.Da qualche amico mi e consigliato di fare lozonoterapia. Finito lozono gli dolori nel braccio sinistro diciamo sparito pero gli capogiri ,depressione e mal ti testa ancora vano avanti a tutto oggi. Inizianto a lavorare dopo lozono (faccio muratore edile) gli dolori nel braccio e la pesantezza cominciano a manifestare sopportabili usando creme antinfiammatorie o comprese. .Il fastidio piu grosso e che mal di testa e sempre presente,il depressione e non riesco a dormire .Dormo poco o pure dormo se prendo le gocce per far dormire.Facendo la seconda visita neurochirurgica(non dal primario ) mi e stato detto di ripetere la Rmn .La rmn rileva sempre lernia discale nel livello c6c7, riduzione di spesore del disco c4c5 e c5c6 e qui e presente bara discoosteofitaria svilupata in sede posterolaterale ed in parte intraforaminale destra,iniziale deformazione osteofitosica delle limitanti somatiche in sede perforaminale destra.Volevo chiedere lo devo prendere per buono il consiglio del primario per intervento chirurgico o pure ce altra alternativa Grazie mille se mi si da una bella consigliata perche mi sono preoccupato tanto perché sono l’unico a casa che lavora e ho due figli e la moglie a casa da mantenere.
Con queste sole informazioni è difficile darle un consiglio. La sintomatologia è compatibile con ernia ma quasto non significa operare automaticamente. Occorre valutare le immagini per decidere. il dato importante mi sembra tuttavia il miglioramento dopo ozonoterapia. La cefalea potrebbe essere indirettamente collegata con l’ernia. La depressione è reattiva al problema e non ha una diretta connessione con il problema cervicale. Per quest’ultimo problema potrenne essere sufficiente un neurologo, migliorando la depressione la percezione del dolore dovrebbe migliorare.
Salve sono passati 20 giorni dal mio intervento di discectomia L5 S1 ma il fastidio e dolore al nervo della gamba sinistra ancora non mi passa nonostante tutti i farmaci presi .COME mai?
Non sempre dopo discectomia si ottengono benefici, inoltre ci può essere una recidiva anche precoce, se continua deve parlarcne con il suo chirurgo
Buongiorno dottore mi chiamo Marcello ho 52 anni e il 3 novembre 2017 sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico L3 L4 L4 L5 L5 s1 in ix Files come descritto dalla mia cartella clinica,le volevo chiedere e normale avere la parte sx esterna dal gluteo e coscia ripeto esterna duro come un mattone e sotto le dita dei piedi sempre sx un po addormentato però ho la sensibilità grazie
lo stiramento delle radici in corso di intervento è talvolta inevitabile e, se questo è il caso, questo fastidio può durare. Se la situazione dovesse peggiorare si può rivolgere al medico che l’ha operatoto per valutare eventuali ulteriori problemi.
Buongiorno, sono stato operato il 30 ottobre 2017di artrodesi l3-l4 con doppio approccio e posteriore xlif decompressione l3 l4 sinistra con recessotomia ed erniectomia con osso etrlogo + cage in titanio . Dopo 3 mesi dall’intervento soffro ancora di dolori posteriori, soprattutto mentre sono coricato nel letto e effettuo rotazione mentre dormo. Per venti giorni ho fatto la terapia di antidolorifici con orudis al mattino e palexia mattino e sera ma nulla di fatto. Il neurochirurgo che mi ha operato mi ha fatto ripetere gli esami di tac e risonanza magnetica della quale voglio citare alcuni passaggi del referto che non sono molto chiari. Modesta componente fibrocicatriziale a livello del recesso radicolare di sinistra. Aspetti di fessurazione delle fibre radiali dell’anulus A carico del disco l4 l5 che mostra ernia protusa ad ampia base con impronta e rettilineizzazione del profilo anteriore del sacco durare e impegno parziale dei recessi radicolari ma senza sicuri effetti compressivi sulle radici nervose. Listesi anteriore di modesta entità (5mm) del soma di l5 su s1 secondaria a lisi istmica bilaterale. Il disco intersomatico mostra protusione circonferenziale.
Stenosi iniziale di entrambi i forami di coniugazione per lo scivolamento anteriore di l5 e per la protusione del disco prima descritta. A breve ho la visita di controllo con il neurochirurgo che mi ha detto telefonicamente che non ci sono grosse problematiche, anche se qualcosa deve essere successo in questi 3 mesi. A volte mi chiedo se ho fatto la scielta giusta con l’intervento chirurgico, prima avevo dolore ma riuscivo almeno a lavorare. Adesso dopo quasi 5 mesi di malattia e dolore continuo non so più cosa fare. Grazie
Non è facile trarre conclusioni senza vedere le immagini. Sembra che la condizione stenotica sia in parte ancora presente anche se non c’è un confronto con la condizione prechirurgica. Senz’altro deve riferirsi al neurochirurgo per capire meglio cosa è successo. Oltre al Neurochirurgo può essere utile una visita dal medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatra) per valutare la possibilità di un approccio riabilitativo.
Il vostro sito e il lavoro dei mdici è interessantissimo è uno dei pochi dove il medico interagisce con il paziente sempre rimanendo logicamente distaccato nel dare pareri medici ma almeno consiglia ed è quello che le persone vogliono
Bravi mi è piaciuto
Grazie, cerchiamo di fare del nostro meglio
Salve, ho da poco fatto una rm lombo sacrale a seguito di forte bruciore nella parte alta del gluteo e perdita di sensibilità al piede sinistro, dalla risonanza sono uscite protrusione l4/l5 ad ampio raggio, e protrusione l5/s1 di moderata entità. non ho perdita di forza ma molti problemi a stare seduto e aggravamento dei sintomi dopo ogni tipo di attività fisica. svolgo mountain bike, corsa quando capita e allenamento muscolare a corpo libero, mi da fastidio più o meno tutto però, anche lo stretching non mi fa stare meglio. potrebbe essere un quadro che necessita di intervento? devo limitare ancora di più le attività fisiche che gia ho ridotto di molto? grazie.
Si tratta presumibilmente di una irridazione della radice lombare l5 o s1, secondaria ad una delle 2 ernie. In questa fase può essere utile fare una fisita dal medico fisiatra per valutare un trattamento riabilitativo e indicarle le posture adegaute a diminuire l’irritazione. In questa fase sull’attivita fisica intensiva sarei prudente.
grazie della risposta.
quindi sarebbe meglio evitare proprio ogni pratica sportiva anche se a livello basso?
il fisiatra lo avevo visto e mi aveva fatto fare ginnastica posturale metodo mezieres, ma non mi ha risolto e nemmeno migliorato più di tanto i sintomi. mi ha consigliato poi ginnastica dolce ma per me é come non fare nulla. grazie.
Salve io sono stato operato per un ernia cervicale a livello C5 C6 mi è stato posizionata una protesi discale di tipo M6. Volevo chiedere se era normale avere dolori al collo dopo alcuni giorni dall’intervento, o se dovrei preoccuparmi. Grazie
Nel post operatorio dolori al collo possono essere abbastanza normale, Se dovessero peggiorare e associarsi a irradiazione del dolore negli arti superiori o ad altri disturbi bisogna contattare il chirurgo
Buongiorno,
Vorrei cortesemente un parere su questa situazione:
Tra C3 e C7 ho diversi problemi: bulging, protrusioni, spondiloartrosi con diminuzione dello spazio del canale.
In passato ho avuto sintomi tutto sommato lievi come occasionali formicolii alle estremità, occasionali e brevi dolori acuti a mani o braccia.
Da qualche settimana mi sono messo a fare un programma mirato di pilates, con una personal trainer esperta e prudente, e sto accusando un aumento dei sintomi: ora ho vertigini, sfasamento, a volte nausea, dolori precisi al collo e al cranio. Paradossalmente però il collo è effettivamente più rilassato.
Vorrei sapere se è possibile che la prativa del pilates, rendendo il collo più sciolto, abbia però anche distrutto un equilibrio precario all’interno del mio collo, con magari mobilizzazione di frammenti di cartilagine che ora fanno più pressionesui nervi.
Senza i raggi mi rendo conto che è impossibile dare un parere, ma vorrei saperlo a livello teorico… se la cosa che ho scritto può essere possibile o se è impossibile.
Grazie mille!
mi scuso per il ritardo della risposta. In questi casi è fondamentale una valutazione medica specialistica, in genere da parte del fisiatra, medico specialista. La valutazione permette di stabilire la migliore terapia. Nelle condizioni da lei descritte potrebbe essere pericoloso mobilizzare il collo.
Buongiorno,
ho 75 anni e dovrò essere operata a breve in via percutanea per il bloccaggio di alcune vertebre. Soffro da alcuni anni di sciatalgia dorsale e da diversi mesi di claudicatio intermittens della gamba destra, provocata – semplificando le spiegazioni del neuro chirurgo che mi opererà- dall’anteroslistesi che restringe il canale vertebrale
Copio a seguire la RM in propoposito e chiedo se occorrerà una riabilitazione specifica. Dalle testimonianze che precedono sembra che non sempre venga prescritta.
Ringrazio per l’attenzione
Diffusi fenomeni di spondiloartrosi con osteofitosi magino-somatica
Anterolistesi di L4 su L5 (I grado) con lisi istimica sinistra
Concomitano fenomeni algodistrofici delle limitanti somatiche a livello di L5-S1 (Modic I) e tra L2-L5 (Modic II).
I dischi somaatici esaminati appaiono ipointensi nelle frequenze T2 pesate in realazione a fenomeni di disidratazione da discopatia degenerativa e mostrano riduzione dell’altezza tra tra L2-S1.
A livello D11-D12 si apprezza una protrusione discale mediana-paramediana sinistra che impronta lievemente il sacco durale.
A livello di L2-L3 si apprezza una protusione discale ad ampio raggio che comprime il sacco durale e impegna il neuroforame di destra improntando la radice nervosa di discendente di L2 omolateralmente
A livello di L3-L4 si apprezza una protrusione discale ad ampio raggio che impronta il sacco durale e impegna i neuroforami mostrando stretti rapporti di continuità con la radice nervosa di L3 bilateralmente, prevalentemente a sinistra.
A livello L4-L5 si apprezza una protrusione discale ad ampio raggio che impronta il sacco durale e impegna i neuroforami improntando le radici nervose di L4 bilateralmente.
A livello L5-S1 i apprezza una protrusione discale ad ampio raggio che impronta il sacco durale e l’emergenza della radice nervosa sinistra di L5 e impegna i neuroforami improntando le radici nervose di S1 bilateralmente.
Marcata artrosi delle articolazioni interapofisarie che determinano una riduzione dell’ampiezza del canale vertebrale (prevalentemente tra L2-L3 e L4-L5) e dell’ampiezza dei neuroforami tra L4-S1 bilateralmente.
la situazione appare complessa e va valutata clinicamente con una visita specialistica medica. Per la riabilitazione è necessaria la visita specialistica fisiatriche che definirà la necessità, i tempi e modi del trattamento riabilitativo, ed eventuale trattamento farmacologico.
Buonasera, la rm ha evidenziato due ernie in c5-c6 e c-7 con stenosi cervicale in c5 e c6. PEM è PESANTE nella norma, elettromiografia arti superiori evidenzia inizio sofferenza radicolare inc5-c6. Ho chiesto un consulto: un neurochirurgo sostiene di non intervenire assolutamente, il secondo al contrario ritiene che ci siano le condizioni per l’ operazione. Io sono molto confusa e vorrei avere cortesemente un parere.
E’ fondamentale conoscere quale è la sua condizioni clinica, dolori, difficoltà nel cammino, disturbi urinari eventuali etc. gli esami clinici servono per verificare le cause dei sui sintomi. La decisione di intervenire dipende dai sui sintomi.
Il dolore è presente nella zona cervicale, ma con la fisioterapia sono sotto controllo . Nessuna difficoltà a camminare, nessun disturbo a urinare. Il sintomo più fastidioso è costituito da vertigini nn costanti e Lievi scosse.
Buongiorno ho subito in data 15/09/2018 decompressione interlaminare foraminotomia bilaterale discectomia ed artrodesi mediante applicazione di fiction 14 mm+ osso l5/s1 ad oggi ho ancora dolori alla schiena e dolori alle gambe e polpacci con formicolio quasi costante al piene dx vorrei sapere se è normale o c’è qualcosa che non va? Grazie
Non è facile giudicare da poche notizie, comunque una rivalutazione da parte del chirurgo sarebbe necessaria.
buongiorno
il 18/09 ho subito un intervento di rimozione ernia l4/l5 con tecnica microchirurgica.
l’operazione é andata bene e subito mi é scomparso il dolore sciatico… rimanendo il dolore localizzato sul taglio e scomparso quasi completamente negli ultimi giorni
A 20 giorni ho riacquistato elasticità e mobilità.. nessun problema a camminare, allacciarmi le scarpe sollevare le gambe anche con angoli superiori a 90 gradi ..il mio problema che da una settimana circa sono ricomparsi dolori che si riflettono sul polpaccio.. questo mi succede da seduto e da sdraiato… se cammino o sto in piedi nessun dolore
La mia domanda: é normale la comparsa di dolori di questo tipo? possono essere legati alla cicatrizzazione dei tessuti?
Saluti e grazie 1000
Il dolore ricomparso non è del tutto normale potrenbbe essere legato ad una cicatrizzazione anomala o ad una piccola recidiva. Utile una valutazione da parte di un medico specialista in medicina fisica e riabilitativa (Fisiatra).
Buonasera, chiedo un consulto per il mio fidanzato al quale a seguito di una forte lombosciatalgia a fine settembre, che lo ha bloccato a letto, è stata diagnosticata una VOLUMINOSA ernia ESPULSA, L4 L5, tramite risonanza magnetica.
Attualmente, grazie a iniezioni di antidolorifici e riposo, la sciatalgia è passata e riesci a camminare abbastanza bene, se pur persistono a tratti lievi dolori e/o fastidi, per lo più alla schiena e talvolta alla gamba, ma sopportabili.
Ha effettuato qualche seduta dall’osteopata.
Alla visita neuroradiologica effettuata gli è stato proposta la discolisi, come trattamento (costoso) in grado di risolvere il problema nell’80% dei casi e con una ripresa molto più rapida rispetto all’intervento chirurgico, intervento che non garantirebbe l’esclusione di recidive.
Ora quello di cui abbiamo bisogno è un parere spassionate, per poter fare chiarezza sulla questione, molto confusa: la discolisi è una pratica idonea per ernie voluminose ed espulse? Potrebbe effettivamente essere una soluzione o non farebbe altro che posticipare l’intervento o addirittura peggiorare la situazione?
Ringrazio anticipatamente e attendo riscontro.
saluti
Non è facile valutare con poche informazione e senza vedere le immagini. Tuttavia ciò che deve essere messo in primo piano è l’aspetto clinico. Se la situazione è in miglioramento aspetterei, spesso l’ernia si disidrata spontaneamente e i sintomo possono scomparire. Se il dolore dovesse riprendere e peggiorarare si può prendere in considerazione il trattamento chirurgico con le varie tecniche disponibili. In questa fase può essere utile la valutazione di un Medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa per definire eventuale trattamento riabilitativo e fornire indicazioni per limitare il peggioramento.
Salve.sono stato operato di ernia l4/5 con esito positivo.
Sto facendo rieducazione posturale e non ho alcun dolore.
Volevo chiedere un suo parere circa la possibilità di continuare ad andare in mtb, non faccio discese pericolose ma strade bianche e per solo divertimento.
Grazie
quando è stato operato ? la ripresa graduale è in rapporto alla tempistica.
Salve mio fratello è stato operato di discectomia con qualche deficit neurologico fatica a camminare
Ernie vicino midollo spinale… Prima del intervento riusciva ad urinare senza problema Intervento andato tutto ok però tutt ora non riesce a urinare da solo e dovuto dal intervento….. La sensibitace ok da sdraiato riesce alzare la gamba sinistra la destra no però riesce a muovere le dita dei piedi….
Salve mio fratello si è operato a discectomia per un ernia vicino al midollo spinale con problema nel cammino e gambe dure e pesanti sensibilità ok e nessun problema ad urinare… Intervento e andato ok però tutt ora non riesce ad urinare adesso le gambe sono meno pesanti la gamba sinistra da sdraiato la alza un po’ la destra no… Però riesce a muovere le dita dei piedi
va rapidamente rivalutato, non ho capito da quanto tempo è stato operato.
E stato operato il 20 ottobre… Con poca riabilitazione ha avuto dei miioramentu dopo da seduto riesce alzare i piedi e muove dita e gambe
Buongiorno, chiedo consulto per il mio compagno. A distanza di 23gg dall’intervento di micro-discectomia subito, sta generalmente bene, l’unico dubbio è se sia normale che talvolta avverta leggeri fastidi alla schiena ma anche alla gamba (polpaccio/coscia/piede), fastidi simili a indolenzimenti. Può essere una cosa normale a soli 23gg da intervento? Inoltre sta iniziando, per poco tempo alla volta, a guidare l’auto. Può farlo tranquillamente o rischia peggioramento? E’ in attesa di visita di controllo, dopo le feste, a partire dalla quale capire anche il tipo di riabilitazione da avviare. Attendo riscontro.
La ringrazio per la richiesta. Il quadro potrebbe essere normale ma dipende dal livello di intervento, se coincide con l’area interessata dal disturbo. Per la riabilitazione occorre una valutazione di un Fisiatra (medico specialiata in riabilitazione) per stabilire il tipo di esercizi da fare soprattutto una volta superata la fase acuta
Buona sera,premetto di avere 53 anni ,di aver fatto un lavoro con sforzi in torsione ,e di aver corso in montagna per 10 anni,il che sicuramente ha peggiorato la situazione degenerativa . Nel 2008 sono stato operato di ernia discale a livello l5 s1 .Dopo 10 anni il male purtroppo ritorna Ad Agosto 2018 ,il chirurgo mi ha iniettato 6 punture di cortisone e anestetico a livello l5 s1 a livello l4l5 e nell’Iliaco bilateralmente con risultati immediati ma di scarsa durata(dopo 15 giorni il male e’ tornato).A fine Novembre il chirurgo ha deciso di operarmi con tecnica nucleoplastica in l4l5 e l5s1 .Il miglioramento e’ durato di nuovo un mesetto….e adesso peggio che prima,addirittura tossire non posso perche’ ho delle fitte lancinant a livello lombare !!!! Mi puo’ dare indicazioni ,un consiglio su che strada prendere?Non so piu’ cosa fare…Grazie
Potrebbe essere una recidiva di ernia, la prima cosa è consultare il neurochirurgo, una volta esclusa questa eventualità può consultare un medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione per valutare un eventuale programma di fisioterapia.
Buonasera, mi sono stare diagnosticate protusioni ed ernie al tratto C5 C6 e C7. Il neurochirurgo non ha nemmeno parlato di intervento, ma dopo cura con cortisone ed antidolorifici il problema si dovrebbe risolvere. Ad oggi è un mese che si è presentato il problema e sono in via di miglioramento (dopo settimane di dolore moolto intenso).
Chiedo quale sia il livello di rischio e sollecitazione del rachide praticando equitazione, e in caso, se c’e Differenza tra le varie discipline e andature (passo, trotto, galoppo). A livello non agonistico posso riprendere a praticare e in caso tra quanto tempo? Grazie mille
Il punto fondamentale è quello clinico, c’è solo dolore ? ci sono problemi urinari (urgenza nella minzione)? Soffere di “crampi” agli arti ? che tipo di dolore ha ? Sarebbe opportuno fare una consulenza di uno specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, infatti non cè un rapporto automatico tra le ernie e l’espressione clinica.
Salve,
settimana prossima verrò operato di microdiscectomia ed artrodesi a livello C5-C6. Il disco è danneggiato (ernia più assottigliamento).
Io gioco a tennis e l’unica mia preoccupazione è quella di non poterlo più fare dopo. Ci sono controindicazioni con questo tipo di intervento? Ed eventualmente, in media, quanto tempo deve passare prima di riprendere l’attività?
Grazie
Non ci sono controindicazioni all’intervento. I tempi di recupero dipendono da tanti fattori, l’esito dell’intervento, la buona riabilitazione, la graduale ripresa dell’attività sportiva. Orientativamente dopo l’intervento possono occorrere diverse settimane.
Ciao,
Sono stato operato quindici giorni fa di microdiscectomia ed artrodesi (vedi post precedente).
Dei miglioramenti lì ho avuti: riesco a camminare senza avvertire dolore, il braccio che non potevo alzare la non mi dà problemi, ma nel computo dei vari dolori che (ovviamente) ho adesso ce n’è uno che mi preoccupa, ovvero quello che avevo in precedenza e che mi ha spinto ad operarmi. Magari è solo la zona che deve guarire, ma la paura di non aver risolto è grande. Finché ho preso il cortisone non me ne sono accorto.
È normale?
Grazie
mi tenga aggiornato sulla situazione attuale
Salve, ho subito un mese fa l’intervento di microdiscectomia percutanea per ernia discale l4 l5, a distanza di 10 giorni il dolore era sempre presente e sono stato a visita dal chirurgo che mi ha prescritto siringhe di soldesam a giorni alterni e antinfiammatori tutti i giorni per 10 gg. Il dolore persiste sempre nella zona della natica sinistra e polpaccio. É normale questa situazione?
spero che ora la situazione sia migliorata, nel caso specifico era da aspettare l’effetto del trattamento per poi rivalutare
Buonasera ho subito intervento di artrodesi e installazione di cage in L5-S1 perché non avevo più disco intervertebrale dopo 5 anni di dolori, cortisone e terapie varie. Dopo mesi di idrokinesiterapia e massoterapia soffro ancora, ho un dolore forte in zona lombare, una contrattura muscolare diffusa e fitte che tolgono il fiato. Cerco a Milano un posto serio per una riabilitazione corretta.
mi faccia sapere se il problema ancora persiste
Buongiorno dottoresono stata operata il 2 lihlio a c4 c5 ernia esposta dopo la lastra di Controllo mi è stato detto di togliere il collare solo 1 ora al giorno dopo la fisio terapia potrò andare ancora in moto ho anche piccole ernie c6 c7
in teoria non c’è una controindicazione assoluta
Salve il giorno 20 giugno sono stato operato a Milano di emilaminectomia L4 con decompressione della radice di L4-L 5 a destra è microdiscectomia L4-L5 ho fatto un paio di settimane di riposo dopo di che ho iniziato a fare qualcosa in più nella vita quotidiana il chirurgo mi aveva detto che al compimento dei 30 gg dell’intervento di andare in piscina a fare nuoto per riabilitare e lo sto facendo ma ho dei dolori fortissimi al gluteo e sciatica sinistra che non mi permettono di deambulare bere è normale ho chiesto al chirurgo e mi ha risposto di nuotare e avere pazienza cosa ne pensate?
mi tenga aggiornato sulla situazione attuale
Salve ,il 6 settembre sono stato operato per la terza volta alla schiena per due ernie l3,l4 è L 5 s1 sx ,le ernie sono state tolte ,L intervento mi ha detto il professore che è andato benissimo .i dolori sono tutti spariti ,però la cosa strana che mi è venuta tipo sciatalgia nella gamba destra volevo sapere se sia normale o no grazie saluti
Buongiorno. Ho eseguito circa 3 settimane fa discectomia meccanica percutanea decompressiva edl l4_l5 contenuta paramediana destra con lombosciatalgia. Dopo 10 giorni di dolori ho chiamato il chirurgo. Mi ha detto che era tutto nella norma e di continuare con gli antidolorifici al bisogno. Verrò ricontattato a 30 giorni dall’intervento. Ad oggi il dolore si è un po attenuato, ma ho letteralmente bruciore a glutei e polpacci su entrambe le gambe. Inoltre ho forti dolori all’inguine, livello appendice, che avevo anche prima dell’operazione. Fatico a sollevare gamba destra. momento peggiore è quando mi sveglio e la sera. Sono preoccupato. Inoltre non mi è stata consigliata alcun tipo di ginnastica o fisioterapia post operatoria. Vorrei un vostro parere. Grazie. Saluti
Non è facile valutare senza visita medica. Il dolore potrebbe essere di tipo irritativo. Il dolore all’inguine non è corrispondente al livello dell’ernia. A volte un dolore a quel livello può essere da contrattura del muscolo piriforme o ileo-psoas. Questo si può diagnosticare con una specifica visita dello specialista medico in Medicina Fisica e Riabilitazione.
Salve. Ringrazio della risposta del 7 ottobre e aggiorno. Fatto il controllo dei 30 gg il dottore che mi ha operato, ha detto che i dolori che sento sono normali e di iniziare a caricare senza esagerare (piccoli lavori senza sforzi eccessivi e camminate) e di farmi seguire da un fisioterapista per recuperare a pieno le funzionalità di schiena e gambe e di lavorare sullo psoas, che probabilmente è contratto. Inoltre mi ha dato Capidol Nerv 2 pastiglie al giorno per 10 giorni. In caso non sortisse alcun effetto il tutto, consiglia infiltrazioni di ozono per disinfiammare nervo….esclusa qualsiasi attività sportiva. Sto meglio, ma il dolore alle gambe e inguine le prime 3 ore dopo il risveglio è ancora molto forte. Volevo chiederle nello specifico, che tipo di esame dovrei fare per vedere un eventuale infiammazione dello psoas? Grazie. Saluti
Salve,
Ho eseguito il 10 Ottobre scorso un intervento di microdiscectomia per ernia l4 l5 dx dopo aver sofferto 5 anni.I primi giorni post operatori ho avuto forti dolori sia al nervo della gamba dx(dal gluteo fino al polpaccio )sia a livello lombare tanto da fare subito una RM di controllo (troppo precoce però per vedere cosa effettivamente c’era).Oggi a distanza di 21 giorni dall’operazione il dolore si è un po attenuato ma resta comunque abbastanza forte soprattutto la mattina e la sera sempre negli stessi punti.
Per il momento sto prevalentemente sdraiato, evito di stare seduto e cammino per circa 10 minuti ogni 2/3ore..
Volevo cortesemente sapere se questi dolori a distanza di 21 giorni sono normali o di regola dovrebbero essere scomparsi e inoltre quando e se potrò iniziare un percorso di fisioterapia o ginnastica posturale(non avendo avuto nessuna indicazione dal chirurgo).
Grazie mille
Nicola 31 anni
Mi scuso per la tardiva risposta, ora come va. ha riolto ?
buongiorno,
ho subito intervento chirurgico cervicale C6-C7 15 giorni fa , per adesso va abbastanza bene, chiedo se dopo 15 giorni posso togliere il collare durante i pasti e sotto la doccia.
Terapia post-intervento, tenere il collare ancora per 15 giorni, fare RX + visita di controllo tra 30gg.
Se nella lettera di dimissione c’è scritto di tenere il collare 15 gg è la regola da seguire. Le tempistiche dipendono dal tipo di intervento.
nelle dimissioni il collare lo devo tenere per un mese, domani sono 19 giorni dalle dimissioni.
Buonasera Dottore,
sono stata operata un anno fa ad un ernia, mi sono ripresa bena, ma è rimasto un problema ad un ginocchio, si tratta di mancanza di sensibilità e scosse, probabilmente dovuto allo schiacciamento del nervo per un lungo periodo.
Crede che potrà sparire o migliorare con qualche medicinale o esercizio fisico?
Sembra una forma di dolore neuropatico da irritazione radicolare. In genere occorre terapia con pregabalin o gabapentina o carbamazepina e la situazione dovrebbe migliorare. Ovviamente occorre una valutazione medico specialistica.
Buongiorno,
mi chiamo ilaria e ho 43 anni.A Febbraio , quindi 5 mesi fa, ho fatto una microdisectomia approccio frontale c5 c6 con inserimento cage.
Ho fatto per 40 gg cura di pregabiln (50 mg 2 vv al giorno) e sembrava che i dolori fossero risolti .. a distanza di 2 mesi dalla fine della cura i sintomi pre intervento (formicolio agli arti e dolore al braccio dx) sono ricomparsi… mi devo rassegnare a tenermeli ? Sono destinati a crescere ?Cosa potrebbe essere?
La mia prima RM riportava questa dicitura.. la seconda, quella di controllo, la farò il prossimo mese.
Alterazioni degenerative spondilo-uncoartrosiche cervicali con osteofitosi margino-somatica a livello C5-C6.
Non listesi dei somi vertebrali.
Alterazioni di segnale di tipo degenerativo delle limitanti somatiche a confronto C5-C6, aspetto più
pronunciato sulla destra.
Regolare la cerniera atlo-occipitale.
Canale vertebrale cervicale con segmentario restringimento su base acquisita a livello C5-C6 di grado
importante.
Il disco C5-C6 risulta disidratato e schiacciato. Presenta vistosa protrusione erniaria posteriore medianaparamediana
più sviluppata sulla destra con coinvolgimento del forame destro. Forame ristretto con
compressione della radice C6 destra. Compresso il sacco durale. Impronta sul midollo spinale più evidente in
sede antero-laterale destra ma anche in sede antero-laterale sinistra. Stenosi dei recessi laterali del canale
specialmente del destro. Restringimento del tratto prossimale del forame sinistro senza impronta sulla radice
C6 sinistra.
Non ulteriori protrusioni discali.
grazie mille
ilaria
Buongiorno, dalla sintomatologia e dalla Risonanza sembra che il problema erniario c6 non sia completamente risolto. Occorre una rivalutazione specialistica. Con la terapia medica si può migliorare con trattamento per il dolore neuropatico con pregabalin o gabapentina o carbamazepina. Quindi rivalutazione da parte del neurochirurgo e valutazione di un medico specialisti in Medicina Fisica e Riabilitativa.
graziemille
ilaria
Nel dicembre 2018 ho subito un intervento di stabilizzazione della colonna vertebrale L4-L5-S1 con risultato positivo, adesso soffro di contrazioni muscolari agli arti inferiori, ho fatto della fisioterapia ma non ho risolto il problema, desideravo un vostro consiglio, grazie.
Buongiorno…6 giorni fa ho subito un intervento ernia cervicale c3 c4 c5 con compressione al midollo, premetto che prima l’operazione non avevo dei forti dolori molto lievi, purtroppo però avvertivo un forte calore agli arti siluperiori e inferiori , al collo, alle spalle ed anche all’addome…. La mia domanda é nel sapere se questi fastidi spariranno, perché dopo non ho avuto nessun migliotamento
Buongiorno, 11 mesi fa (19/2/20) ho subito un intervento di disectomia C5 C6 ; sembra che sia tutto andato bene tranne piccoli strascichi dovuti a piccolissime lesioni midollari (a volte il braccio destro mi si informicola ancora).
La mia domanda è la seguente : dopo quanto tempo il cage si calcifica e posso riprendere un attività sportiva ?
I miei 2 figli fanno ciclismo e vorrei riprendere a fare mtb con loro.
grazie mille
ilaria
BUONGIORNO. MIO MARITO è STATO OPERATO L’11 MAGGIO SCORSO PER ERNIA DISCALE L5 S1 DX. NELLO SPECIFICO: RECALIBRAGE, DECOMPRESSIONE S1 DX,ERNIECTOMIA E DISCECTOMIA L5-S1 DX,ARTRODESI E STABILIZZAZIONE INTERSPINOSA\INTERLAMINARE RIGIDA L5-S1 (“I-LIF”, IMPIANTO IN TITANIO, RM COMPATIBILE OSTOCONDUTTORE). NON CI SONO STATE COMPLICANZE. GIA IL GIORNO DOPO CAMMINAVA E DOPO 20 GG DI COMPLETO RIPOSO è TORNATO A LAVORO SENZA SEGNALI DI DOLORE O DI AFFATICAMENTO. NON GLI è STATO PRESCRITT0 NESSUN TRATTAMENTO FISIOTERAPICO.
DOPO 2 MESI HA INIZIATO AD ACCUSA I PRIMI FASTIDI: SENSAZIONE DI PRESSIONE ALTEZZA DELLA ZONA OPERATA, DIFFICOLTà NEL MOVIMENTO, DOLORE NELLA ZONA LOMBARE PREVALENTE SX E PERFINO DISALLINEAMENTO VERTEBRALE, CIOè IN PAROLE POVERE, OSSERVANDO LA SCHIENA LA SENSAZIONE CHE DA è DI UNA SORTA DI ROTAZIONE\AVVITAMENTO. IL NEUROCHIRURGO DOPO AVER RIVISITATO MIO MARITO CI HA MANDATO DA UN MEDICO DEL DOLORE CHE CI HA PRESCRITTO 3 INFLTRAZIONI ECOGUIDATE DI OZONO E CORTISONE. PRIMA INFILTRAZIONE IN DATA 14\09, SOLO NELLA PARTE DX. 22\09 FATTA SIA ZONA DX CHE SX E LA PROSSIMA SARà IL 6\10. ANCORA NESSUN MIGLIORAMENTO. ABBIAMO SENTITO PARALLELAMENTE UN FISIATRA. IL SUO PARERE è CHE PURTROPPO ESSENDO PRESENZA DI QUESTO “CAGE” CHE BLOCCA LE DUE VERTEBRE NON CI SARANNO GRANDI MIGLIORAMENTI POICHE IL “CAGE” OBBLIGA LE VERTEBRE “LIBERE” DELLE COLONNA A FARE MOVIMENTI NON NATURALI PROVOCANDO FORTE LOMBALGIA.
AL MOMENTO MIO MARITO è A CASA DA LAVORO DA 2 MESI. SIAMO MOLTO PREOCCUPATI.
VORREI UNA SUA OPINIONE IN MERITO,
GRAZIE
FRANCESCA.
Purtroppo la situazione è complessa. Quello che ha detto il Fisiatra è corretto. Noi non abbiamo altri elementi per valutare ma farei riferimento al fisiatra per eventuali indicazioni riabilitative. Per il resto la terapia del dolore è importante per limitare la sintomatologia.