“La riabilitazione difatti per molti anni ha subito le conseguenze dell’assenza di percorsi e strumenti scientificamente validi e validati, facendo di un approccio empirico il proprio modus operandi nell’assistenza e nella ricerca.
Nell’epoca della medicina basata sull’evidenza tale approccio ha creato un profondo gap culturale e scientifico tra riabilitazione e altre specialità che solo negli ultimi anni ha cominciato ad essere colmato. Tale divario era sostenuto anche da un approccio esclusivamente d’organo delle problematiche riabilitative che solo ultimamente trovano in una visione olistica un nuovo e più corretto inquadramento. Il passaggio dalla cura della malattia al prendersi carico in toto della persona malata, pone nuovamente al centro dell’agire la persona nella sua interezza. Questo approccio consente di valorizzare e rendere strategicamente imprescindibili obiettivi del tutto negletti fino a pochi anni orsono quali l’attenzione alla qualità della vita, oltre che ovviamente alla quantità della stessa, e il reinserimento, congruo e condiviso, nel mondo lavorativo; tematiche di massima attenzione per le scienze riabilitative.” (1)
Dalle parole di Ferruccio Fazio, appare evidente che il miglioramento della preparazione dei Fisiatri sui fondamenti della ricerca diventa un prerequisito fondamentale per migliorare la qualità e la scientificità della riabilitazione stessa. Da qualche anno, la Harvard Medical School di Boston ha attivato un progetto di insegnamento a distanza, che permette di coniugare la qualità del modello di insegnamento interattivo con la comodità del seguire le lezioni da casa. Il corso si chiama “Principles and Practice of Clinical Research” e ha l’obiettivo di fornire ai discenti le basi per potersi accostare seriamente alla ricerca clinica. Lezioni frontali settimanali, letture di approfondimento, esercizi pratici, un forum dove postare settimanalmente i propri commenti e discutere dei casi proposti fanno di questo corso uno strumento quanto mai pratico di apprendimento. Prima di ogni lezione è infatti necessario leggere articoli selezionati sugli argomenti che verranno trattati, commentarli e discuterli con i compagni di corso sul forum, svolgere gli esercizi. In questo modo è possibile apprendere meglio e più rapidamente da ogni lezione, che poi può essere approfondita negli incontri virtuali con gli assistenti con cui è possibile ridiscutere eventuali dubbi e fare domande.
Il corso è articolato in 24 lezioni settimanali per un periodo di circa 6 mesi. L’impegno è notevole, ma la qualità dell’insegnamento merita questo sforzo. Il corso è consigliato a chi sta già lavorando nell’ambito della ricerca per approfondire la metodologia e a coloro i quali si devono avvicinare per la prima volta alla ricerca.
Bisogna inoltre sottolineare che la SIMFER, particolarmente attenta alla ricerca e alla formazione, ha un ruolo importante nella promozione di questo corso. Infatti, grazie ad accordi internazionali con l’ISPRM, di cui fa parte e con la Harvard Medical School, è possibile avere dei posti gratuiti per accedere al corso.
Un occasione da non perdere!
http://www.clinicalresearchlearning.org/
Dott Fabio Zaina
Medico, Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
ISICO Milano
Riferimenti bibliografici
1. Ferruccio Fazio. “Problematiche emergenti e prospettive”. 2009. http://www.salute.gov.it/pubblicazioni/ppRisultato.jsp?id=1144