Il dott.Germano Pestelli vice presidente Simfer con delega alla cooperazione,guiderà una breve missione umanitaria dal 4 al 23 novembre in Guatemala, ad Esquispulas nella regione di Jalapas nell’altipiano del Sud, posto poverissimo dove non esistono strutture sanitarie e dove un missionario laico forlivese, Andrea Francia, assieme alle suore dell’ordine di Marta e Maria, ha fondato la Ciudad de la felicitad (sito www.ciudaddelafelicidad.com), dove accoglie bambini orfani o abbandonati e dove cerca di combattere il drammatico fenomeno della compra vendita di bambini per espiantare organi. Esquispulas ha 28 mila abitanti (50mila con il territorio) ed il primo posto sanitario è a circa 100km. Per questo il missionario italiano sta cercando di costruire un piccolo ospedale con 24 letti dedicato principalmente all’infanzia. Proprio per questo ha chiesto di poter formare un gruppo di operatori sanitari che possano prendersi cura delle gravi disabilità congenite o acquisite presenti in quel territorio molto povero e privo di aiuti sanitari. Questa sarà la missione che il dott. Pestelli assieme alle fisioterapiste Elena Boccaletti di Prato e Monica Castellucci di Forli entrambe con esperienze precedenti in Africa e nei Balcani avrà in Guatemala. Al “viaggio” parteciperanno altri 3 volontari che aiuteranno la gestione quotidiana della Ciudad. Il mondo della cooperazione sta facendo sempre più tesoro di queste esperienze formative sul campo in Paesi a basse risorse economiche dove,con impegno reale ma anche in tempi abbastanza brevi, si possono formare operatori che vadano a “dare una mano efficace” alle persone disabili o che partecipino alla gestione sociale e sanitaria . Il Guatemala è il Paese più povero dell’America latina con bassissimo reddito pro capite e con situazioni di povertà drammatiche soprattutto nelle città maggiori. La situazione sanitaria,al contrario, è critica nella periferia e nei villaggi della foresta tropicale dove i servizi sono assolutamente carenti e dove la cooperazione cerca di formare persone che rimangano poi a migliorare la situazione. Già in quest’ottica colleghi fisiatri degli Stati Uniti e del Canada hanno lavorato in Honduras e Costarica. Ormai da piu’ parti si ritiene la formazione assolutamente importante esattamente, se non di più, della gestione diretta di aiuti tangibili ai paesi a basse risorse. Infatti formando operatori che rimangono in loco si potrà riuscire a costruire qualcosa di utile per la salute delle persone disabili. Questo in Guatemala sarà un primo approccio col sistema locale che dovrebbe avere un seguito formativo piu’ globale alla apertura (entro il 2013) del piccolo ospedale soprattutto se ci saranno nuovi volontari disposti ad andare. Se qualcuno che legge fosse interessato a saperne di piu’ può visitare il sito della Ciudad o contattarmi a : germanopestelli@email.it