L’osteoporosi è una condizione per la cui alcune ossa, tra cui quelle della colonna vertebrale, diventano sottili e deboli con una maggiore probabilità di rompersi.
La frattura del corpo vertebrale provoca dolore in genere resistente ai trattamenti farmacologici. Le recenti linee guida NICE inglesi hanno stabilito che il miglior trattamento è la vertebroplastica o la cifoplastica che pur essendo costose il loro impiego è giustificato entro 3 mesi dall’insorgenza.
La Vertebroplastica Percutanea è una procedura terapeutica mini-invasiva per il trattamento delle fratture vertebrali dolorose. Essa consiste nell’iniezione attraverso un ago metallico inserito sotto la guida combinata della Tomografia Computerizzata (TAC) e della fluoroscopia digitale, di cemento osseo a bassa viscosità. Il cemento, denominato polimetilmetacrilato o PMMA, si diffonde all’interno del corpo vertebrale fratturato, prevenendo ulteriori cedimenti. Ciò determina una riduzione del dolore e consente a quei pazienti che hanno ridotto la propria attività fisica di riacquistare mobilità.
La Cifoplastica Percutanea è un trattamento impiegato nei pazienti affetti da fratture vertebrali osteoporotiche dolorose da compressione di recente insorgenza. La Cifoplastica viene eseguita inserendo un catetere a palloncino o un dilatatore meccanico in polimero nel corpo vertebrale attraverso una cannula metallica di maggiori dimensioni (generalmente 8G). Viene quindi dilatato il corpo vertebrale nell’intento di ristabilirne la normale altezza. Al termine viene quindi iniettato il cemento per consolidare e stabilizzare la frattura. E’ richiesto un solo giorno di ospedalizzazione quindi i pazienti possono ritornare immediatamente a svolgere le normali attività della vita quotidiana.