Oggi, a Palazzo dei Normanni a Palermo, si è svolto un interessante convegno di approfondimento sull’applicazione delle normative sulla riabilitazione in Sicilia.
L’incontro è stato organizzato dal Dott. Galardi per la SIRN e il Dott. Zambuto per la SIMFER.
L’elemento che da subito è emerso è stata la vivacità della riabilitazione in Sicilia con i fisiatri impegnati nell’applicazione delle leggi che sono state approvate per in pieno piano di rientro. E’ stato sviluppato un interessantissimo Piano regionale per la Riabilitazione con il disegno programmatorio molto avanzato. Il piano si basa sulla logica ICF della presa in carico globale della persona. La base organizzativa è il dipartimento di riabilitazione che fa da garante della continuità assistenziale.
La discussione è stata focalizzata sui criteri di appropriatezza definita dalla Regione.
Un primo punto di criticità è stato l’obbligo dell’utilizzo dell’ICF. Non perché la riabilitazione lo rifiuta, anzi lo promuove, ma non può essere considerato da subito un obbligo prima di una opportuna sperimentazione. Un altro punto di criticità evidenziato è stato l’impossibilità di ricoverare pazienti dal domicilio dopo 60 giorni dall’evento acuto. E’ stato sottolineato come questa disposizione penalizzi le condizioni di cronicità.
Nel pomeriggio si è discusso sui sistemi di finanziamento dei ricoveri in riabilitazione alla luce delle indicazioni ministeriali di revisione delle tariffe. Si è evidenziato come, specialmente di fronte al paziente complesso con problemi internistici, la tariffa è insufficiente anche per coprire le spese.
Il dott. Zampolini è intervento evidenziando come l’ICF, pur essendo alla base della riabilitazione moderna, non può essere considerato un sistema di misura e di quantificazione della tariffazione. Il suo utilizzo immediato dovrebbe essere all’interno del progetto riabilitativo come linguaggio comune per identificare i problemi alla base della disabilità e gli obiettivi su cui stilare i singoli programmi riabilitativi.
In futuro l’ICF potrebbe diventare un sistema di misura e di quantificazione dell’attività riabilitativa. L’ICD11 previsto per il 2015 comprenderà, all’interno della specifica malattia, le componenti ICF correlate.
I funzionari regionali hanno accolto i suggerimenti mostrando la disponibilità a modificare l’applicazione delle nuove regole in base alle indicazioni emerse dal convegno.