Dal congresso nazionale Simfer (Società Italiana di Medicina fisica e riabilitativa) di Bari, un’ottima notizia per il mondo della riabilitazione, e in particolare della riabilitazione italiana.
Il ceo di Cochrane Mark Wilson nel corso del meeting del Cochrane Steering Committee a Seoul, in Corea del Sud, ha annunciato che il Committee ha unanimemente approvato la registrazione del Gruppo di Medicina Fisica e Riabilitativa (Cochrane Rehabilitation Field), ossia del Centro che a livello mondiale si occuperà del miglioramento della qualità delle prove scientifiche prodotte in questo campo.
Originato da una proposta della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa (Esprm) in accordo con gli Organi Professionali Europei, la Società Internazionale (Isprm) e quella Italiana (Simfer), il Field sarà costituito da un network mondiale di persone e strutture, coordinate dal Centro Evidence Based Medicine di Rovato dell’Irccs Fondazione Don Gnocchi e dell’Università degli Studi di Brescia, dove il Field avrà sede.
Cochrane, riconosciuto come un gold standard internazionale per l’alta qualità ed affidabilità delle informazioni, è una rete globale indipendente di ricercatori, professionisti, pazienti, care-givers e persone interessate alla salute. I contributori Cochrane sono 37.000 provenienti da oltre 130 paesi, e lavorano insieme per produrre informazioni sanitarie credibili ed accessibili, esenti da sponsorizzazioni commerciali e altri conflitti di interesse. Molti dei collaboratori sono leader mondiali nei rispettivi settori ed i gruppi sono situati in alcune delle più autorevoli istituzioni accademiche e mediche di tutto il mondo.
Due gli italiani promotori del Cochrane Physical and Rehabilitation Medicine Field: Stefano Negrini, docente di Medicina fisica e riabilitazione nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università statale di Brescia, che sarà il direttore del Field, e Francesca Gimigliano, docente di Medicina fisica e riabilitazione alla Seconda Università degli studi di Napoli.
Proprio a Brescia, lo scorso 19 settembre, si era svolto l’Exploratory Meeting per la costituzione e l’avvio del Gruppo (nella foto). Il giorno successivo, nell’aula magna dell’Università di Brescia si era tenuto l’evento formativo “Le conoscenze in medicina secondo Cochrane: dalla scienza alla pratica clinica”, durante il quale sono state presentate le migliori prove scientifiche attualmente presenti nel Data Base Cochrane sui trattamenti delle più comuni patologie, con particolare attenzione agli ambiti della Riabilitazione e della Medicina Generale.
«Il compito del nostro Field è promuovere la cultura e l’applicazione delle medicina basata sulle prove scientifiche (EBM) all’interno del mondo della riabilitazione», spiega Stefano Negrini «ma anche quello di promuovere la riabilitazione nel mondo Cochrane, ossia nel gruppo che è riconosciuto come il Gold Standard dell’EBM». La proposta è stata accettata con molto entusiasmo da Cochrane per la carica innovativa che presenta: «Ora sarà compito nostro fare in modo di confermare queste aspettative, ma il gruppo internazionale è molto forte e quindi non dovrebbero esserci problemi sostanziali. In tutto questo non possiamo dimenticare i maggiori finanziatori che sono l’Irccs Fondazione Don Gnocchi e l’Università di Brescia, oltre alle Società Scientifiche come Simfer, società Europea (Esprm) ed Internazionale (Isprm)».
«Come ho sottolineato a Bari durante il Congresso Simfer», aggiunge Francesca Gimigliano, «il duro lavoro inizia adesso. Stiamo lavorando con entusiasmo alla costruzione del sito internet del Cochrane Rehabilitation Field che lanceremo in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre.»
«L’approvazione del Field e la scelta di collocarne la sede in Italia è un giusto riconoscimento alla qualità professionale dei promotori», commenta il presidente Simfer Paolo Boldrini «ed anche al valore di tutta la Medicina fisica e riabilitativa italiana; è per questo un motivo di orgoglio per la Simfer. La Società sostiene il progetto nella certezza che le attività del field contribuiranno all’ulteriore crescita professionale dei fisiatri ed al miglioramento dei servizi che essi offrono ai cittadini».