Molto volentieri riportiamo il messaggio del dottor Germano Pestelli, in missione ad Amman, in Giordania.
Un saluto a tutti da Amman. Soddisfatto di quel che stiamo facendo. In Giordania arrivano i veri profughi da Siria, Iraq, Yemen, Palestina, paesi martoriati da guerre, bombe e mine antiuomo. Se ne prendono cura in modo semplice ed efficace aiutati da organizzazioni internazionali come MSF, YouAble, la campagna contro le mine etc.
Noi facciamo il possibile formando sul versante pratico persone che poi rimangano ad aiutare chi ha bisogno di riabilitazione. In questi giorni abbiamo in cura un giovane yemenita, in alcune foto, che ha perso entrambe le gambe a causa di una mina. Per la prima volta ieri ha messo le protesi. Felice, forse guarda di nuovo alla vita con speranza.
Poi due adolescenti, una siriana di Aleppo, l’altra irachena. La prima ha perso una gamba e ha avuta maciullata l’altra ma salvata, la seconda ha perso una gamba su una mina. Entrambe prese in carico da MSF fanno riabilitazione al centro che ci ospita. Oggi la madre di una di loro mi ha ringraziato dicendomi: «È la prima volta che mia figlia sorride dopo un anno».
Questo anche grazie al clima amichevole e solidale che si è creato per la competenza e la gentilezza di Chiara, terapista della cooperativa Riabilitare di Ferrara che partecipa a questa missione.
Abbiamo incontrato anche l’Associazione delle donne siriane vittime della guerra che gestiscono una home care ad Amman ed alle quali ho “rubato” i disegni delle prime due foto fatti da bambini e profughi e con le quali inizieremo probabilmente a collaborare nei campi profughi. Grazie.