Il Palazzo delle Stelline di Milano ha fatto da cornice all’incontro del 23 e 24 marzo, organizzato nel quadro delle Giornate Milanesi di Chirurgia della Mano, con la direzione di Giorgio Pajardi, la presidenza di Paolo Zerbinati e il coordinamento scientifico di Michela Ramella.
Temi dell’evento sono stati la valutazione clinica e strumentale del movimento e delle sue alterazioni a seguito di stroke, con particolare riferimento ai fattori che possono richiedere interventi di chirurgia funzionale (come deficit di forza, spasticità, retrazioni e loro conseguenze sulla funzione); la valutazione delle possibili opzioni di trattamento riabilitativo, in particolare delle possibili opzioni chirurgiche; le tecniche di approccio chirurgico funzionale; le metodiche di trattamento conservativo per la spasticità.
Di particolare interesse, oltre alle relazioni scientifiche (tra i relatori, Molteni, Manca, Cavazza, Mazzoli, Kocer, Baricich, Manganotti, Padua, Priori, Conti, Spidalieri, Longhi) le presentazioni e discussioni di casi clinici, alcuni anche con visione in videoconferenza di interventi di chirurgia funzionale, effettuati in diretta da Paolo Zerbinati (Castellanza) e Caroline Leclerq (Parigi)
L’evento ha sottolineato la validità di un approccio integrato e collaborativo fra i diversi professionisti che ruotano intorno a queste problematiche, ed in particolare della collaborazione fra medico fisiatra e chirurgo ortopedico nella valutazione clinica e funzionale, nella definizione delle possibili opzioni chirurgiche e degli obiettivi di trattamento, nell’integrazione fra approcci conservativi ed interventistici nella persona con esiti di stroke.
Una sessione è stata dedicata a diversi modelli organizzativi del percorso riabilitativo delle persone con stroke in varie regioni italiane.