Pubblichiamo volentieri un testo che ci è giunto da Eugenio Santoro, direttore del Laboratorio di Informatica Medica dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Santoro è uno dei più noti ed attivi promotori della digital health in Italia, un vero pioniere in questo campo.
Scienza e medicina sempre più spesso passano attraverso i social media. All’estero sono molte ormai le società scientifiche che hanno affiancato al sito web canali aperti su Facebook, Twitter, YouTube e LinkedIn per arrivare più velocemente ai propri iscritti, per informarli delle nuove scoperte e delle attività dell’associazione, e per consentire loro di poterle discutere in idonei spazi virtuali. La scienza ha bisogno di un continuo dare-avere e di scambi di opinione, e i social media, i blog e in generale gli strumenti partecipativi del web 2.0 ben si prestano a questo scopo.
In Italia, poche società scientifiche hanno colto queste opportunità. Tra queste, la Società italiana di medicina fisica e riabilitazione (SIMFER) è quella che finora ha colto nel segno.
Un sito web completamente ristrutturato in chiave web 2.0 (quindi più dinamico, più facile da leggere, con contenuti “taggati” in stile “Facebook” che rendono più immediata la loro ricerca), perfettamente integrato con i profili della società scientifica aperti su Twitter, Facebook, LinkedIn e YouTube, e, soprattutto, con il “Blog della Medicina Riabilitativa” (uno spazio che ospita articoli meno ufficiali, le attività svolte dall’associazione e le opinioni dei fisiatri), rende la comunicazione più moderna, attenta, non solo ai bisogni degli associati, ma anche a quelli dei pazienti, che a questi strumenti guardano con estrema attenzione dal punto di vista educazionale e assistenziale.
D’altra parte tutte le indagini indicano che i medici sempre più spesso usano i social media per il proprio aggiornamento e per la pratica clinica. Altre poi dimostrano come la presenza di una società scientifica sui social media sia percepita dai cittadini (che sempre di più si informano attraverso i social) come più attenta alle questioni che riguardano la propria salute.
SIMFER ha colto le opportunità offerte dai social media. Tocca ora ai fisiatri e agli altri operatori sanitari afferenti a SIMFER coglierle.
Eugenio Santoro
Laboratorio di Informatica Medica
IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
eugenio.santoro@marionegri.it
Twitter: @eugeniosantoro
Eugenio Santoro lavora presso l’IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, dove dirige il Laboratorio di Informatica Medica. Dal 1996 si occupa del rapporto tra Internet e salute/medicina e dal 2006 di web 2.0, social media e apps e delle loro applicazioni/implicazioni nella comunicazione, la formazione e l’assistenza in ambito sanitario. Nel 2006 ha realizzato il dossier Internet e Medicina – Etica, Salute e Nuove Tecnologie dell’Informazione curato dalla Commissione Nazionale per la Bioetica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre nel 2007 ha curato la voce “internet e medicina” per l’aggiornamento III dell’Enciclopedia Medica Italiana (UTET). Autore di numerosi articoli scientifici, ha pubblicato diversi volumi, tra cui Internet e medicina (Il Pensiero Scientifico Editore, 2000), Web 2.0, social media e medicina (Il Pensiero Scientifico Editore, 2011) e Facebook, Twitter e la medicina (Il Pensiero Scientifico Editore, 2011).
Ottimo risultato, se consideriamo che la svolta sulla presenza di SIMFEr sui social media è partita solo pochi mesi fa.
A lavoro dunque per condividere i nostri contenuti tecnici e professionali nel web.