Si è tenuto il 28 giugno a Roma, presso l’Auditorium del Ministero della Salute, l’evento di chiusura del Premio “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e per la Centralità del Paziente”, promosso da FareRete onlus, con il patrocinio di FNOMCeO e del Ministero della Salute. Scopo del premio è di valorizzare progetti che generano un reale beneficio per la salute dei cittadini e un decisivo progresso verso l’affermazione della centralità del paziente.
Un progetto formativo che ha visto SIMFER come protagonista della parte didattico-scientifica è stato classificato per la sua efficacia ed innovatività come terzo miglior progetto nella categoria “informazione scientifica multicanale”, dopo selezione di un panel di oltre 22.000 medici, su 4.000 progetti segnalati, di cui 124 sottoposti alla valutazione finale di una giuria composta da professionisti sanitari, ricercatori, programmatori, esponenti del mondo della comunicazione, delle imprese ed associazioni di cittadini.
Titolo del progetto premiato è “SIMFERevolution: la SIMFER dà sui nervi”; è stato realizzato con il supporto tecnologico di Medik ed il contributo non condizionato di Alfa Wassermann.
Si tratta di un’iniziativa residenziale di formazione pratica sul tema della valutazione e del progetto riabilitativo per le persone affette da neuropatia periferica, che si svolge utilizzando supporti multimediali che favoriscono l’interazione ed il confronto fra i partecipanti. Il corso è indirizzato a medici, in prevalenza specialisti in Medicina Fisica e Riabilitativa, con lo scopo di sviluppare sia competenze tecniche specifiche che capacità di comunicazione, interazione e lavoro in team, ed è svolto in diverse edizioni in varie parti d’Italia.
Il panel dei docenti comprende diversi medici fisiatri della SIMFER che hanno partecipato attivamente alla fase di preparazione del materiale didattico, e successivamente alle presentazioni scientifiche ed alla gestione dei lavori in aula.
Il premio rappresenta un ulteriore riconoscimento alla qualità culturale e scientifica che la SIMFER sa esprimere a beneficio delle persone con problematiche disabilitanti, ed una conferma della validità del forte impulso dato alla formazione e all’aggiornamento professionale continuo.
Per quanto riguarda la malattia di Charcot-Marie-Tooth, volevo ricordare ai colleghi fisiatri che hanno a disposizione anche il capitolo 132 del Trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione (Valobra et al.) che ho avuto l’onore di scrivere, frutto della mia esperienza ultradecennale con malati di CMT presso l’ospedale fisiatrico di Ariccia e l’AICMT-ONLUS
Certamente un punto di riferimento, grazie, MZ