Il DM 70/2015 prevede lo sviluppo di linee guida sull’organizzazione delle reti cliniche integrate per diverse patologie, fra cui le cosiddette patologie “tempo-dipendenti”, in cui uno dei fattori essenziali da presidiare nei percorsi di cura è il tempo di svolgimento delle diverse fasi di assistenza e la coordinazione temporale delle fasi del PDTA.
Fra queste reti, alcune rivestono un’importanza particolare per il settore dell’assistenza riabilitativa, come la rete ictus e la rete traumi.
L’Agenas ha sviluppato un documento di indirizzo su questi temi, dal titolo “Linee guida per la revisione delle reti cliniche tempo-dipendenti”, che è stato recentemente sottoposto alle Regioni per la valutazione e la futura implementazione delle reti.
I richiami alla “precoce presa in carico riabilitativa” ed alla necessità di percorsi riabilitativi strutturati dopo la fase di acuzie si possono ben ricollegare all’art 44 dei nuovi LEA: “L’individuazione del setting appropriato di ricovero è conseguente alla valutazione del medico specialista in riabilitazione, che predispone il progetto riabilitativo e definisce gli obiettivi, le modalità e i tempi di completamento del trattamento…”.
Uno degli elementi di criticità del documento per quanto riguarda la parte riabilitativa è relativo alla carenza di indicatori specifici, o alla necessità di meglio definire quelli proposti dal documento, che appaiono molto generici.
Gli organismi nazionali si attiveranno per proporre le opportune modifiche al documento; è altresì necessario che tutti i Gruppi Regionali si attivino presso le Istituzioni di riferimento per verificare le modalità di recepimento ed implementazione, sottolineando il ruolo che va riconosciuto al medico specialista fisiatra nelle fasi del percorso che riguardano l’assistenza riabilitativa.