Si è appena concluso, a Bruxelles, un evento per ricordare, nella settimana che contiene la giornata mondiale per la disabilità, l’importanza di tutelare le persone con disabilità negli scenari delle azioni umanitarie.
Ecco l’evento:
Un piccolo approfondimento:
È da circa dieci anni che, grazie ad un gruppo sorto all’interno della ISPRM, società internazionale di riabilitazione, e poi diventato comitato del WHO, si parla di interventi di riabilitazione in corso di eventi catastrofici naturali come terremoti, tifoni e tsunami ma anche in situazioni straordinarie come ad esempio il crollo dl palazzo di Dacca nel 2012.
Il gruppo di lavoro si incontra almeno una volta all’anno ed ha delegato alcuni suoi componenti come riferimenti in varie aree del Mondo, è composta da medici riabilitatori e fisioterapisti e comprende tutti i continenti.
L’attuale responsabile è un collega tedesco, Jan Reinard, e la segretaria una collega australiana Fairy Khan. L’Italia è rappresentata da due fisiatri: il dott. Germano Pestelli, referente del gruppo per il Sud Europa, e il dott. Alessandro Giustini.
Si sono prodotte linee guida condivise in seguito alle esperienze avute in Giappone, Italia, Haiti e Nuova Zelanda.
La riabilitazione viene ormai ritenut come elemento importante per gli aiuti in terremoti ed eventi naturali e si rivolge non solo alle vittime di questi disastri ma ava a continuare anche la riabilitazione di coloro che erano disabili prima dell’evento.
Da una recente statistica effettuata dopo il terremoto del centro italia del 2016 si è visto che, nell’anno successivo, vi è stato un aumento di mortalità in alcune aree aree del cratere superiore del 15% rispetto ai parametri precedenti.
Molti di questi sono in persone anziane e/o disabili che non potendo continuare la riabilitazione hanno peggiorato la loro situazione motoria con danni facilmente intuibili.
L’attività dei riabilitatori inoltre è mirata anche all’organizzazione dei servizi in collaborazione con la Protezione Civile ed altre istituzioni impegnate negli aiuti.