Lunedi 22 luglio, presso il Dipartimento di Programmazione del Ministero della Salute, si è tenuta la prima riunione per lo sviluppo di una Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) in grado di descrivere adeguatamente le attività riabilitative in regime di degenza ospedaliera.
All’incontro sono state invitate diverse società scientifiche ed organizzazioni di categoria del settore. Per la Simfer hanno partecipato il Presidente Pietro Fiore ed il Segretario Generale Giovanni Antonio Checchia.
Si tratta di una tappa di grande importanza, che risponde ad un’esigenza che la Simfer ha da tempo sottoposto a tutti i principali interlocutori istituzionali. La Società infatti ha sottolineato da molti anni l’inadeguatezza dei flussi informativi attuali in tema di codifica dell’assistenza riabilitativa.
L’attuale struttura della SDO a livello nazionale non appare sufficiente a descrivere gli aspetti rilevanti del paziente (stato funzionale, complessità, multimorbilità) e del processo riabilitativo. Ciò comporta l’impossibilità di valorizzare adeguatamente questo settore dell’assistenza, e a valutarne correttamente gli esiti in funzione del fabbisogno riabilitativo e delle risorse impiegate.
Lo sviluppo di una SDO più specificamente orientata a descrivere questo settore (la cosidetta SDO-r) era stato sollecitato dalla nostra Società fin dal 2012, a conclusione di un’ indagine promossa dalla Direzione Generale della Programmazione, cui parteciparono attivamente molti esponenti della SIMFER.
Il tema è stato poi ripreso negli anni successivi, con diverse proposte indirizzate al Ministero che prevedono fra l’altro la definizione di criteri omogenei di codifica che superino le attuali marcate differenze regionali e locali, l’introduzione di variabili funzionali in SDO, e lo sviluppo di uno strumento specificamente orientato al settore.
L’attività di approfondimento della SIMFER su questo tema è stata continua; basti ricordare il Convegno tenutosi a Parma lo scorso 31 ottobre e la recente brainstorming ad esso dedicata, tenutasi a Roma il 22 giugno scorso, così come il continuo e propositivo confronto con i livelli istituzionali nazionali e regionali.
Ora queste istanze trovano finalmente una traduzione operativa, a conferma del loro recepimento da parte del programmatore nazionale. È significativo che nel primo incontro di avvio dei lavori i rappresentanti della Programmazione abbiano ripreso molte nostre osservazioni e proposte.