Il paziente o famigliare che ha necessità può scrivere una mail a telemedicinariabilitativa@simfer.it
Nell’ambito del programma FISM dove tutte le società scientifiche accreditate presso il Ministero della Salute, sono chiamate ad offrire il proprio contributo in materia di maggior assistenza e sviluppo dei percorsi comunicativi, specie in questa fase emergenziale legata al Coronavirus Covid-19, la SIMFER si fa promotrice dell’ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO E CONSULENZA FISIATRICA A DISTANZA PER TUTTI I CITTADINI.
In considerazione delle difficoltà che numerosi pazienti trovano per accedere alle visite fisiatriche ed ai trattamenti riabilitativi, a causa delle limitazioni imposte dalla situazione attuale, la SIMFER ha attivato un servizio di telemedicina-riabilitativa, una sorta di “ambulatorio virtuale”, messo a disposizione in forma totalmente gratuita, che si avvale di un gruppo selezionato di medici, soci, in grado di offrire indicazioni e supporto informativo relativo alle necessità delle persone con condizioni disabilitanti di diversa origine . Il paziente o famigliare che dovesse averne necessità può scrivere una mail a telemedicinariabilitativa@simfer.it (indicando: Nome, Cognome, Età, Numero di telefono, Città di residenza, Eventuale contatto Skype se disponibile, Motivo sintetico della richiesta di tele-consulto) e compilando il modulo on-line e sarà ricontattato nel più breve tempo possibile per effettuare un tele-consulto con uno dei medici volontari della SIMFER. articolo su Quotidiano Sanità (pdf)post sul sito del Ministero della Salute (pdf)
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ASSISTENZA RIABILITATIVA E PRESTAZIONI SPECIALISTICHE DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
INDICAZIONI SUI CRITERI DI EFFETTUAZIONE E PRIORITARIZZAZIONE IN CONSEGUENZA DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA VIRUS SARS-CoV-2
L’emergenza da COVID-19 che sta mettendo a dura prova il Sistema Sanitario del nostro paese, e per cui tutti gli operatori sanitari stanno impegnandosi con grande spirito di servizio, sta avendo un forte impatto sull’assistenza riabilitativa.
La SIMFER ritiene che vada compiuto ogni sforzo per mantenere l’operatività di questo settore in questa difficile circostanza, non solo per continuare ad erogare le cure necessarie a chi ne ha necessità, ma anche per supportare efficacemente gli altri settori dell’assistenza garantendo la necessaria continuità di cura.
Questo documento sintetizza le indicazioni della SIMFER sullo svolgimento delle attività riabilitative e delle prestazioni specialistiche di Medicina Fisica e Riabilitativa, nell’intento di garantire l’assistenza necessaria tutelando nel contempo pazienti ed operatori, e tenendo presente che la priorità attuale rimane quella del contenimento della diffusione del virus.
Tale esigenza impone di individuare dei criteri di priorità delle attività riabilitative, tali da garantirne l’erogazione nelle situazioni non differibili, e da permettere negli altri casi un accesso ai servizi, seppur limitato e con modalità modificate, ogni volta che ciò sia possibile.
Queste indicazioni vanno adottate nel pieno rispetto delle disposizioni impartite dagli organismiistituzionali, nazionali regionali e locali relative alla attuale emergenza epidemiologica, e verranno periodicamente rivalutate alla luce di ogni nuova eventuale disposizione normativa.
CRITERI GENERALI DI PRIORITARIZZAZIONE NEI DIVERSI SETTING EROGATIVI
- Per l’area dell’acuzie, garantire le prestazioni necessarie alla prevenzione delle complicanze disabilitanti più gravi, alla facilitazione della stabilizzazione clinica e alla predisposizione dei successivi percorsi di presa in carico riabilitativa, pur tenendo presenti le difficoltà di una situazione in cui tutto il comparto è soggetto a continue rimodulazioni per differenziare i percorsi dei pazienti sintomatici e non;
– Per l’area della degenza riabilitativa, garantire lo svolgimento dei progetti riabilitativi per le persone accolte in continuità rispetto al ricovero in acuzie, compresi anche i pazienti ricoverati in acuzie per sintomi di COVID-19 e successivamente guariti dall’infezione virale, che presentino sequele disabilitanti necessitanti di degenza riabilitativa. Potenziare la capacità ricettiva delle strutture per i pazienti provenienti dalle strutture per acuti, al fine di facilitare una dimissione precoce da tali reparti, e di predisporre ove possibile l’attivazione preferenziale e tempestiva di prese in carico riabilitative territoriali/domiciliari.
Per i pazienti accolti in degenza riabilitativa dal domicilio o da strutture extraospedaliere, ove questi percorsi di cura non siano già stati sospesi dalle competenti autorità sanitarie, valutare per ogni specifica situazione rischi e benefici dell’accoglimento in degenza, cercando ove possibile, di differire l’ospedalizzazione e offrendo modalità alternative temporanee di presa in carico;
- Per l’area dell’assistenza specialistica ambulatoriale e domiciliare garantire primariamente la presa in carico delle persone con esiti recenti di patologie acute disabilitanti, in cui i trattamenti riabilitativi siano necessari per ridurre o emendare deficit funzionali che, se non trattati, porterebbero ad una condizione di disabilità protratta o permanente, e/o al deterioramento delle capacità funzionali.
Per le condizioni disabilitanti ad andamento cronico, con o senza riacutizzazioni, relative a persone che non hanno presentato un recente evento acuto disabilitante, valutare preliminarmente le possibilità di offrire modalità alternative di presa in carico (teleassistenza e telepresenza, indicazioni da fornire a distanza al caregiver…), in modo da differire l’intervento in presenza. Eccezioni a questo criterio sono le condizioni ad andamento protratto e a forte rischio di deterioramento funzionale (es patologie neurodegenerative, patologie disabilitanti gravi dell’età evolutiva…).
INDICAZIONI SULLE MISURE DI PROTEZIONE DI PAZIENTI ED OPERATORI E DI CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS
Ci sono aspetti peculiari dell’assistenza riabilitativa che possono rendere problematico coniugare le esigenze terapeutiche con le misure di prevenzione e contenimento dell’infezione, e che vanno tenute presenti nella loro applicazione:
- La necessità, più che in altri settori sanitari, di una interazione protratta ed un contatto diretto o comunque ravvicinato con il paziente;
- La frequente situazione di presa in carico di persone con limitate capacità di comunicazione e collaborazione (ad es. per difficoltà cognitive di varia natura, disordini della coscienza, deficit sensoriali, o persone in età infantile) ;
- La frequente necessità di coinvolgimento di famigliari o altre persone dell’ambiente di vita nel percorso di cura.
Le linee operative per attuare idonee misure di contenimento si debbono basare sull’adozione integrata e coordinata di diverse misure, di tipo clinico, organizzativo, tecnologico e informativo.
- Adozione di misure per l’identificazione degli eventuali casi sintomatici prima dell’accesso alle prestazioni, possibilmente in modalità a distanza (es. informazione preventiva agli utenti dei servizi, triage o colloquio filtro, identificazione di aree dedicate per accoglimento e pre-valutazione)
- Adozione di misure di distanziamento sociale sulla base delle indicazioni degli organismi istituzionali (organizzazione di spazi ed attività in funzione delle necessità di distanziamento fisico, regolamentazione e adeguata distribuzione temporale e spaziale degli accessi alle strutture sia di degenza che territoriali, limitazione o regolamentazione degli accessi per famigliari e cargivers, limitandoli a quanto strettamente necessario ed utile ai fini di assistenza personale, supporto relazionale o collaborazione al progetto riabilitativo)
- Utilizzo di dispositivi di protezione individuale secondo le indicazioni degli organismi nazionali ed internazionali, in misura e qualità congrue alla tipologia ed ai volumi di attività erogata
- Adozione di modalità alternative di erogazione delle prestazioni in tutti i casi in cui ciò sia possibile (consulenze telefoniche o altri sistemi di teleassistenza e telepresenza, materiale informativo- educativo consultabile a distanza…)
La SIMFER sollecita le Direzioni delle strutture pubbliche e private, accreditate e non, e i competenti organismi Regionali e Nazionali a sostenere l’applicazione delle misure di cui sopra con idonee azioni organizzative e la messa a disposizione di adeguate dotazioni tecnologiche.
Nelle situazioni in cui tali condizioni non siano manifestamente possibili malgrado l’impegno delle singole strutture erogatrici, e si verifichino oggettive condizioni di rischio di diffusione, le strutture si verrebbero a trovare nella necessità di ridurre o sospendere anche le prestazioni prioritarie.
ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI SUPPORTO E CONSULENZA A DISTANZA DA PARTE DI SIMFER
In considerazione delle difficoltà che numerosi pazienti trovano per accedere alle visite fisiatriche ed ai trattamenti riabilitativi, a causa delle limitazioni imposte dalla situazione attuale, la SIMFER ha attivato un servizio di telemedicina-riabilitativa, una sorta di “ambulatorio virtuale”, messo a disposizione in forma totalmente gratuita, che si avvale di un gruppo selezionato di medici, soci, in grado di offrire indicazioni e supporto informativo relativo alle necessità delle persone con condizioni disabilitanti di diversa origine .
Il paziente o famigliare che dovesse averne necessità può scrivere una mail a telemedicinariabilitativa@simfer.it e sarà ricontattato nel più breve tempo possibile per effettuare un tele-consulto con uno dei medici volontari della SIMFER. Nella mail vanno indicati:
Nome Cognome
Numero di telefono
Città di residenza
Eventuale contatto Skype se disponibile
Motivo sintetico della richiesta di tele-consulto